Cassa integrazione, calo da record
Anche in dicembre le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps si riducono sullo stesso mese dell'anno precedente. Era già accaduto a ottobre e settembre ad esempio, ma non a novembre. Con il dato definitivo di dicembre, così, il 2013, con 5 milioni 187.231 ore di cassa integrazione autorizzate, fa segnare il dato migliore (anche se ancora molto superiore agli anni pre-crisi) dall'avvio della crisi economica
TRENTO - Anche in dicembre le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps si riducono sullo stesso mese dell'anno precedente. Era già accaduto a ottobre e settembre ad esempio, ma non a novembre. Con il dato definitivo di dicembre, così, il 2013, con 5 milioni 187.231 ore di cassa integrazione autorizzate, fa segnare il dato migliore (anche se ancora molto superiore agli anni pre-crisi) dall'avvio della crisi economica. Rispetto al 2012, poi, il dato era stato molto superiore: alla fine di due anni fa le ore autorizzate erano arrivate a toccare i 6 milioni 53.220. In dodici mesi, quindi, si è verificata una riduzione di quasi un milione di ore, pari a un calo del 14,3%.
«Nel mese di dicembre - spiega il direttore dell'Inps trentino Marco Zanotelli - le ore autorizzate sono state inferiori di oltre il 40% rispetto al mese di novembre, attestandos su un livello di 286.369 ore. Nel dicembre dello scorso anno le ore autorizzate erano 450.151 (quindi un valore ben superiore). In altri mesi del 2013 si sono riscontrati valori omogenei (vedi mese di settembre 2013 con 282.089 ore autorizzate) o inferiori (vedi ottobre con 197.004 ore autorizzate) rispetto a quello di dicembre».
Una lettura positiva ma con cautela, quella di Zanotelli, che viene sposata anche da Lorenzo Pomini, segretario generale della Cisl. «In linea generale la riduzione delle ore di cassa integrazione è un elemento positivo - spiega Pomini - così come il fatto che calino sia l'ordinaria, sia la straordinaria e la deroga. Per queste due ultime fattispecie, occorre però incrociare altri dati come l'andamento delle liste di mobilità e dell'occupazione nel terziario, commercio e turismo in particolare». «Non vorrei, infatti, - aggiunge il segretario generale della Cisl trentina - che il calo delle ore autorizzate di cassa straordinaria siano state causate dal fatto che molte aziende in ristrutturazione che hanno fatto ricorso a questo ammortizzatore hanno chiuso. Sulla riduzione delle ore in deroga, poi, occorre capire se ciò non sia dovuto al fatto che le imprese coinvolte nel 2012 non abbiamo fatto più ricorso all'ammortizzatore sociale nel 2013, ma abbiano invece ridotto l'occupazione».
Insomma, per la Cisl, se è vero che alcune imprese «quelle più legate alle esportazioni, hanno agganciato in parte la ripresa» non è possibile ancora abbassare la guardia sulla situazione di crisi. Che sul fronte dei fallimenti e dell'edilizia ha fatto segnare un 2013 molto difficile.
Intanto, per il 2013, restano i numeri della cassa integrazione. Come detto, dal 2009 compreso al 2013, il dato complessivo dell'anno scorso è il più basso in assoluto. Nel 2009 si erano toccate oltre 5,9 milioni di ore autorizzate, l'anno successivo, nel 2010, oltre 6,19 milioni di ore. Nel 2011 il dato finale era sceso a 5,3 milioni di ore autorizzate, salite ancora a poco più di 6 milioni di ore.
Se si guarda al dettaglio delle varie tipologie di ore di cassa integrazione, il calo ha riguardato tutte e tre le modalità senza distinzioni. Le ore di cassa integrazione ordinaia è scesa di circa il 10%, passando da 2 milioni 886.000 ore nel 2012 ai 2 milioni 593.000 dell'anno scorso. Le ore di cassa straordinaria (quelle usate dalle aziende che sono in fase di ristrutturazione del personale) si sono abbassate dell'11% scendendo di circa 300.000 ore a 2,4 milioni. Più che dimezzate, infine, le ore di cassa in deroga (quelle per il terziario e le piccolissime imprese) scese del 59% da 465.000 a 191.000 ore.