Olivi sulla Marangoni: «Non si taglino gli stipendi»
La Marangoni di Rovereto propone di ridurre gli stipendi dei dipendenti e il sindacato di base, ma anche le Acli parlano di ingiustizia.Olivi: «Non si tagliano le retribuzioni» I tuoi commenti
ROVERETO - La Marangoni di Rovereto propone di ridurre gli stipendi dei dipendenti e il sindacato di base, ma anche le Acli parlano di ingiustizia. Una posizione che non è sostanzialmente diversa da quella della Provincia autonoma di Trento che con l'azienda che produce pneumatici aveva negoziato nel luglio scorso un accordo, insieme ai sindacati per mantenere l'organico di oltre 300 dipendenti.
"Sono perfettamente d'accordo con le Acli e i sindacati - ha spiegato oggi il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore al Lavoro, Alessandro Olivi - perchè il costo del lavoro in Italia è un problema enorme, ma non si risolve tagliando il netto in busta paga dei lavoratori: così vorrebbe dire creare nuovi poveri. Non è una posizione pro-sindacati, ma quasi una posizione etica la mia".
E una proposta alternativa la Provincia ce l'ha. "La nostra parziale autonomia fiscale - ha spiegato - ci permette di agire ad esempio sull'Irap, riducendola, dando agevolazioni abbastanza significative a chi mantiene i posti di lavoro. L'azienda la incontriamo oggi e dice di avere anche un piano d'investimenti, perchè pensa di potenziare l'attività. Bene, ma chi pensa di tagliare la busta paga non avrà mai un accordo con noi".