Usa e Gran Bretagna brindano trentino
Il vino trentino continua a macinare record sui mercati esteri. Nel 2013 le esportazioni sono aumentate del 7,5%, passando da 336,5 a 361,7 milioni di euro. Brindano trentino in primo luogo gli Stati Uniti, primo mercato di destinazione con 151 milioni di vendite, il 12,4% in più dell'anno precedente. Tiene il secondo grande cliente, la Germania, dove l'export sale del 2,1% a 84 milioni. Volano gli affari in Gran Bretagna, con un incremento del 14% a 54,5 milioni. E spunta la Cina
Il vino trentino continua a macinare record sui mercati esteri. Nel 2013 le esportazioni sono aumentate del 7,5%, passando da 336,5 a 361,7 milioni di euro. Brindano trentino in primo luogo gli Stati Uniti, primo mercato di destinazione con 151 milioni di vendite, il 12,4% in più dell'anno precedente. Tiene il secondo grande cliente, la Germania, dove l'export sale del 2,1% a 84 milioni. Volano gli affari in Gran Bretagna, con un incremento del 14% a 54,5 milioni. E spunta la Cina: 1,5 milioni, +16,8%. In testa ci sono sempre i colossi cooperativi Cavit e Mezzacorona: insieme l'anno scorso hanno esportato per 252,9 milioni, contro i 244,8 dell'anno prima (+3,3%).
In vista di Vinitaly , in calendario la prossima settimana a Verona, partono i confronti nel mondo del vino sulle performance di aziende e territori. Corriere Economia ha reso noto la classifica delle prime 14 cantine italiane per fatturato 2013. In testa c'è sempre il gruppo Cantine Riunite & Civ , cresciuto del 4,2% a 533,6 milioni. In seconda posizione si conferma il colosso coop romagnolo Caviro con 224,3 milioni (+12,7%). Il gruppo Mezzacorona sale sul podio scalando una posizione, dal quarto posto dell'anno scorso al terzo, con 163 milioni di ricavi, l'1,7% in più. L'export vale 133,6 milioni, l'82% del fatturato. Le bottiglie vendute ammontano a 48 milioni, 1 milione in più dell'anno precedente.
Perde invece qualche posizione Cavit , scesa dal quinto al settimo posto con 152,9 milioni di fatturato, stabile sul 2012. Le esportazioni del consorzio ammontano a 119,3 milioni, il 78% del totale. Le bottiglie vendute sono 70 milioni, lo stesso numero dell'anno prima. «Quest'anno però - osserva il direttore di Cavit Enrico Zanoni - dovremmo chiudere con una crescita del fatturato, dopo alcuni anni di stabilità dedicati soprattutto alla creazione di valore, cioè al liquidato delle cantine socie».
Se gli ultimi due mesi dell'esercizio non riserveranno sorprese, la crescita dei ricavi dovrebbe essere almeno del 3%, a perimetro costante, cioè senza considerare l'acquisizione della casa spumantistica tedesca Kessler . «Sono in crescita - aggiunge Zanoni - i mercati di Usa e Canada, stabili Germania e Gran Bretagna, ma noi cresciamo anche in Italia, nonostante il mercato in sofferenza».
Alle spalle dei big troviamo l'altra grande cantina trentina, La Vis , che ha visto il fatturato consolidato al 30 giugno 2013 scendere a 84,7 milioni per lo scorporo del comparto mele, ma che nel primo semestre del nuovo esercizio, cioè tra luglio e dicembre dell'anno scorso, vede una crescita dei ricavi aggregati di 8,6 milioni e consolidati di 5 milioni, con incrementi a due cifre per la cantina (+13%) e Casa Girelli (+11%).