Burli (Cgil): un errore non restare al tavolo
Burli (Cgil): «Comprendiamo lo sconcerto e l'amarezza che oggi hanno portato l'amministratore delegato di Aquafil, Giulio Bonazzi, ad annunciare la volontà di non accettare il finanziamento provinciale per un progetto di razionalizzazione energetica nei processi produttivi dell'azienda di Arco, leader europea nella produzione di filati. Nonostante questo, chiediamo a Bonazzi di ritornare sui propri passi, perché il progetto presentato in Provincia ha tutti i crismi - tecnici e sociali - per ricevere il sostegno provinciale previsto per gli investimenti innovativi»
«Comprendiamo lo sconcerto e l'amarezza che oggi hanno portato l'amministratore delegato di Aquafil, Giulio Bonazzi, ad annunciare la volontà di non accettare il finanziamento provinciale per un progetto di razionalizzazione energetica nei processi produttivi dell'azienda di Arco, leader europea nella produzione di filati. Nonostante questo, chiediamo a Bonazzi di ritornare sui propri passi, perché il progetto presentato in Provincia ha tutti i crismi - tecnici e sociali - per ricevere il sostegno provinciale previsto per gli investimenti innovativi.
La scelta di Bonazzi pare nasca dal fatto che nella fase di consultazione sindacale - prevista dalla normativa provinciale ogni qualvolta si attiva la cosiddetta procedura valutativa nelle richieste di contributo pubblico alle imprese - le categorie sindacali del settore hanno dimostrato poca maturità, decidendo, alcune, di abbandonare unilateralmente il tavolo del confronto tra sindacati, azienda e Provincia, altre, di accusare l'azienda di poca trasparenza sulla stampa locale.
A questo proposito il nostro giudizio è netto: chi ha abbandonato il tavolo senza proseguire la trattativa non ha fatto l'interesse dei lavoratori. Doveva invece approfondire il confronto e, senza mettere in discussione gli accordi recentemente sottoscritti in azienda sul contratto integrativo, avanzare le proprie istanze con ragionevolezza e determinazione, partendo dal presupposto che l'accordo sul contributo pubblico avrebbe garantito il mantenimento dei livelli occupazionali, fissati a poco meno di 500 unità, per i prossimi cinque anni.
Come Cgil, consideriamo la consultazione sindacale all'interno della procedura valutativa un'occasione per rafforzare le relazioni industriali ed affermare l'efficacia della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, affinché queste possano crescere in maniera solida e socialmente responsabile.
Aquafil negli anni è sicuramente un'azienda che da sempre ha scommesso sul Trentino, sulle sue maestranze e su relazioni industriali mature, cercando di ampliare i propri mercati di riferimento e aumentando l'occupazione nel nostro territorio. Per questo motivo ci sentiamo impegnati a favorire il dialogo con le federazioni di categoria e a fare in modo che episodi di questo tipo non si ripetano più».