Negozi aperti domenica, protesta dei sindacati

L'apertura dei negozi per il prossimo fine settimana, domenica 2 novembre, non piace ai sindacati che tornano a protestare contro le aperture festive indiscriminate. A farlo sono stati Roland Caramelle della Cgil Filcams del Trentino, Walter Largher della UilTucs e Lamberto Avanzo della Fisascat Cisl

di Giuseppe Fin

L'apertura dei negozi per il prossimo fine settimana, domenica 2 novembre, non piace ai sindacati che tornano a protestare contro le aperture festive indiscriminate. A farlo sono stati Roland Caramelle della Cgil Filcams del Trentino, Walter Largher della UilTucs e Lamberto Avanzo della Fisascat Cisl.

 

«Denunciamo ancora una volta - ha spiegato Caramelle - la nostra contrarietà perché nuovamente si impedisce una vera conciliazione tra lavoro e vita privata delle persone. In molti non potranno passare il prossimo fine settimana di festività con i propri cari».
Una contrarietà per i sindacati che non si ferma sono alle aperture durante le festività ma più in generale alle aperture domenicali e viene criticata la mancanza da parte degli organi politici di cambiare la normativa legata alla liberalizzazione introdotta dal governo Monti. «Molti parlano e si dicono a parole contrari - hanno spiegato ieri i sindacati - ma alla fine nessuno sta facendo qualcosa per fermare questa liberalizzazione affinché ogni territorio decida autonomamente».

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L'invito che arriva dai sindacati ai lavoratori è però anche quello di non temere ripercussioni e di rifiutarsi di andare a lavorare durante le festività.

«Durante questi giorni - ha spiegato Caramelle della Cgil - ci si può rifiutare di offrire la propria prestazione lavorativa e non ci potranno essere ripercussioni da parte dell'azienda viste anche le sentenze che si sono state in diverse parti d'Italia».
A chiedere di aprire un tavolo di confronto tra tutte le parti in causa è Lamberto Avanzo della Fisascat Cisl. «C'è la necessità - ha affermato - di trovare quanto prima un accordo. E' giusto dire di no al lavoro di domenica e serve trovare una soluzione condivisa evitando di arrivare ad una liberalizzazione eccessiva. Dobbiamo tutti sederci attorno ad un tavolo, discutere e capire come arginare gli effetti negativi che stanno arrivando da questi provvedimenti di liberalizzazione che sono stati assunti da governi passati e che fino ad oggi nessuno ha cambiato».


Per i sindacati le aperture liberalizzate durante le festività non portano alcun effetto positivo sia a livello economico, sotto il profilo dei ricavi per le aziende che in termini occupazionali.
«Stiamo ancora affrontando la crisi - ha spiegato Walter Largher della UilTucs - e se non ripartono i consumi non serve a nulla aprire sempre i negozi. Se le aperture festive portassero un aumento all'occupazione allora anche i sindacati ne sarebbero contenti ma abbiamo già visto che questo non avviene ed anzi abbiamo addirittura una diminuzione dell'occupazione e un aumento dei costi per le aziende sul territorio».

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