Alberghi indebitati: un fondo per alleggerire le rate
Un intervento congiunto banche-Provincia, attraverso l’Apiae e Confidimpresa, per dar vita ad un fondo strategico a supporto del settore alberghiero: è quanto prevede la decisione adottata dalla giunta provinciale, su proposta dell’assessore al turismo Michele Dallapiccola, che ha licenziato il relativo Protocollo d’intesa.
L’intervento - per il quale la Provincia ha messo a disposizione 1,5 milioni di euro per quest’anno, altri 2 ciascuno per 2015 e 2016 per un totale di 5,5 milioni di euro - è rivolto a quelle realtà alberghiere che hanno contratto un mutuo per realizzare degli investimenti. L’obiettivo è consentire loro di ristrutturare il proprio piano finanziario, rendendo il «carico» della rata più leggero, e diluendolo nel tempo. «Intendiamo aiutare una trentina di albergatori quest’anno, e in totale, un centinaio tra il prossimo anno e il 2016» spiega Dallapiccola. «Si tratta di dare un sostegno alle aziende che reggono sul mercato perché hanno una gestione caratteristica positivo, ma hanno bisogno di un aiuto in una fase difficile».
La banca e l’albergatore ridefiniranno congiuntamente il piano di ammortamento. La quota rinegoziata non potrà essere superiore al 50% del residuo debito alla data di ridefinizione del piano.
I soggetti ammessi ai benefici dell’intervento sono gli albergatori proprietari di strutture sul territorio provinciale che abbiano contratto mutui strettamente connessi o strumentali all’attività alberghiera stessa i quali, alla data di presentazione della richiesta, abbiano una durata residua non superiore a 15 anni. Le aziende non devono essere in situazione di sofferenza e presentare un margine operativo (risultante dalla media degli ultimi 2 bilanci regolarmente approvati) positivo, anche se non sufficiente a far fronte integralmente al servizio del debito bancario annuale.
Infine, gli operatori devono manifestare la loro disponibilità a sottoporre l’azienda – qualora richiesto dalla banca - ad un check-up gestionale svolto da esperti di fiducia della banca che ne sosterrà i relativi costi.
L’intervento della Provincia, spiega Dallapiccola, servirà a coprire i maggiori costi e rischi che la banca corre nel ridurre le rate e nell’allungare il tempo di rientro.
Confidimpresa fornirà a sua volta una garanzia sui finanziamenti rimodulati, relativamente al 40% dell’importo, fino alla concorrenza dell’importo massimo pari al 40% della quota rinegoziata.
Sul piano operativo, gli operatori alberghieri potranno contattare in via preliminare la propria banca di riferimento che, qualora abbia aderito al Protocollo, procederà a verificare l’ammissibilità di massima dell’operazione. Qualora l’esito della verifica fosse positivo, gli albergatori formalizzeranno una specifica richiesta al Confidimpresa di accesso ai benefici del Protocollo assieme alla domanda di rilascio della garanzia, fornendo tutta la documentazione utile per la verifica dei requisiti e la simulazione del nuovo piano di ammortamento prodotta dalla banca.
Successivamente Confidimpresa e la banca interessata si confronteranno per le vie brevi per definire nel dettaglio le caratteristiche dell’operazione. Confidimpresa a sua volta, completate le autonome verifiche, compreso il rispetto dei requisiti per l’accesso allo strumento, comunicherà alla banca ed all’operatore alberghiero l’esito della domanda entro massimo 60 giorni dalla sua presentazione; in caso di richiesta di informazioni aggiuntive, la decorrenza dei citati termini viene sospesa sino al ricevimento di quanto richiesto.
La banca, infine, ricevuta la lettera di garanzia, entro il termine di 60 giorni, assumerà la propria delibera e procederà al perfezionamento dell’operazione, dandone comunicazione al Confidimpresa.