Cala il fatturato di nove Famiglie coop su dieci

di Francesco Terreri

In nove Famiglie cooperative su dieci il fatturato 2014 è diminuito. È quanto emerge dall'indagine sul sentiment delle coop, pubblicata sul numero di dicembre di Cooperazione Trentina . È stato l'«anno nero» del commercio alimentare coop, a causa del calo generale dei consumi, del maltempo che ha penalizzato i negozi delle zone turistiche e dell'azione della concorrenza, che ha aperto supermercati in alcuni punti strategici della provincia. Il trend dei ricavi a tutto ottobre conferma il 4% di diminuzione indicato nei conti semestrali. Salta intanto la fusione tra le Famiglie coop di Mori, Brentonico e Ronzo Chienis. Restano in piedi progetti di aggregazione che coinvolgono 15 cooperative.


Secondo l'indagine della Cooperazione, il 2014 è stato un anno di crisi per il 35% delle cooperative mentre per il 53% lo è stato solo in parte, nel 60% dei casi il fatturato è diminuito ed è aumentato nel 22%, l'occupazione è rimasta stabile nel 63% delle coop, è aumentata nel 15% e calata nel 22%. Le previsioni sul 2015 sono pessimiste per il 55% degli intervistati e ottimiste per il 19%. Il settore che va peggio è proprio la cooperazione di consumo. Il 2014 è stato un anno di crisi per 33 Famiglie coop sulle 50 rispondenti (delle 76 totali), pari al 66%. Il fatturato è diminuito per l'88% delle cooperative, il personale, soprattutto stagionale, per il 32%, mentre nel 64% dei casi è rimasto stabile. Le previsioni sono negative per il 59%, con una particolare preoccupazione per i margini di guadagno.


«Sta diminuendo il fatturato dei punti vendita minori - dice Giuseppe Fedrizzi , responsabile consumo della Federazione - Da novembre si sta cercando di recuperare con un paio di nuove iniziative promozionali, con cui si è riusciti a contenere il calo».
Una delle strade per rafforzare le coop di consumo è quella delle fusioni. Ma uno dei processi su cui, secondo Fedrizzi, «ci si era più spesi», è saltato. Il 9 dicembre si può definire un martedì nero per Clara Mazzucchi , presidente della Famiglia Cooperativa di Ronzo Chienis e vicepresidente del Sait, e pure per Renato Dalpalù , che del Sait è presidente. I soci della coop della val di Gresta hanno infatti bocciato il progetto di fusione con le Famiglie di Mori e Brentonico, che invece hanno dato il via libera all'iniziativa.


Il percorso immaginato era inedito: prevedeva infatti il passaggio per un anno dei negozi delle tre cooperative ad un consorzio delle tre Famiglie coop, che nel frattempo si sarebbero dedicate al processo di fusione. «L'idea era quella di far partire da subito la fusione sul piano commerciale» sintetizza Fedrizzi. L'assemblea di Ronzo, proprio quella guidata dalla vicepresidente Sait e alla presenza del presidente Dalpalù, ha detto no.
«Ora dobbiamo valutare come muoverci - afferma Fedrizzi - Serve più tempo. Questa soluzione del consorzio a cui viene affidata la gestione commerciale non è un modello generale, è solo una delle strade praticabili. Ci sono comunque progetti che vanno avanti e che coinvolgono una quindicina di cooperative».

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