L'assessore Olivi dà una mano a Confindustria

Incontro ieri fra il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi , accompagnato dal dirigente provinciale Claudio Moser , e Confindustria Trento, con il presidente Paolo Mazzalai e il direttore Roberto Busato . Fra i temi discussi, credito d'imposta, Imis sugli opifici industriali, progetto Meccatronica, Camera di Commercio. Ma Olivi ha anche voluto sostenere Confindustria in una fase di aspro confronto interno, soprattutto dopo le dimissioni dalla vicepresidenza del patron di Aquafil Giulio Bonazzi .

«Con questo incontro - sottolinea infatti Olivi - abbiamo voluto ribadire la nostra fiducia nella rappresentanza collettiva degli interessi, pur in un momento piuttosto difficile per il sistema della rappresentanza in quanto tale. Crediamo che sia questa la via per risolvere i problemi: il confronto, continuo, anche serrato, fra i diversi soggetti pubblici e privati. Una rappresentanza debole delle imprese, del mondo del lavoro, del terzo settore, indebolisce il sistema dell'Autonomia».
Credito d'imposta: per Mazzalai è «uno degli interventi strategici che qualificano il Trentino». Le preoccupazioni riguardano soprattutto i tempi necessari per rendere questa misura operativa. «Abbiamo accolto alcune proposte di Confindustria sulle spese da sottoporre a detassazione - precisa Olivi - Per rendere operativa la misura è necessaria una convenzione con l'Agenzia delle Entrate. Pensiamo di siglarla entro fine marzo».

Sull'Imis, Olivi ha ribadito la volontà della giunta di un'interpretazione non vessatoria. Per quanto riguarda Meccatronica, c'è accordo sulla strategicità del progetto, nell'ambito del quale Trentino Sviluppo finanzierà l'acquisto di tecnologia innovativa da parte delle imprese del polo. Confindustria ha ribadito a Olivi la richiesta di riforma della Camera di Commercio, mentre sulle politiche del lavoro l'ultima Finanziaria ha recepito una proposta degli industriali su «contratti di rete» che consentano alle aziende l'interscambio di lavoratori, qualora ve ne sia la necessità, anziché ricorrere in caso di crisi alla cassa integrazione.

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