Luxottica, anziani part-time e assunzioni di giovani
Luxottica anticipa il governo e lancia il patto generazionale, cioè l’agevolazione all’uscita dei dipendenti prossimi alla pensione per far entrare i giovani. Ma ovviamente non c’è la trasmissione ereditaria del lavoro dai genitori ai figli: l’integrativo firmato con i sindacati non contiene alcun riferimento a vincoli di parentela tra uscite e ingressi, anche perchè illegittimo, mentre sono previste da subito 600 assunzioni a tempo indeterminato.
Poi - anche per la concentrazione territoriale degli stabilimenti, specie nel Bellunese - tra i 10 mila lavoratori in Italia, compresi gli oltre 600 lavoratori di Rovereto, sui circa 80 mila nel mondo per i quali l’accordo è valido ci sono molti famigliari e sarà naturale un avvicendamento. E che ci siano diverse generazioni in azienda è dato anche dal fatto che sono in pochi a voler rinunciare ad altre particolarità del gruppo: dalle tasse universitarie tutte pagate se si prendono voti alti fino al «maggiordomo aziendale».
Oltre al patto, l’integrativo infatti amplia il programma di assistenza al welfare in vigore alla Luxottica. I libri di testo scolastici sono pagati dall’azienda, così come è la società che rimborsa i figli che all’università hanno una media almeno del 29. Per tutte le famiglie c’è il ‘carrello della spesà, cioè la distribuzione di un paniere di beni alimentari del valore di circa 120 euro, e la copertura assicurativa delle spese mediche per figli, coniugi o conviventi.
Chi lavora nella sede di Milano può contare su babysitting on demand (assistenza per gestione dei bambini a casa in giornata o per limitati periodi di tempo) e sull'easyDo, quello che viene definito un maggiordomo aziendale: si tratta di un ufficio sempre aperto dove richiedere a tariffe convenzionate tre volte alla settimana servizi che vanno dalla tintoria alla calzoleria, dalla sartoria al ritiro di pratiche amministrative o esami medici.
Il patto nel dettaglio prevede che nell’arco dei prossimi tre anni cento dipendenti Luxottica a tre anni dalla pensione potranno chiedere il part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento pensionistico, offrendo a un pari numero di giovani - selezionati esclusivamente secondo criteri di merito, fanno sapere azienda e sindacati - l’opportunità di un’assunzione a tempo indeterminato. L’integrativo vale per i lavoratori degli stabilimenti Agordo, Cencenighe e Sedico (Belluno), Pederobba (Treviso), Rovereto, Lauriano (Torino) e, come detto, nella sede di Milano.