Provincia, 200 milioni per tagliare debiti di Itea e Patrimonio spa
La Provincia destina 200 milioni di euro complessivi per l'estinzione anticipata dei mutui in essere delle due controllate: l'Itea e la Patrimonio del Trentino.
Con due distinte delibere, proposte dagli assessori Mauro Gilmozzi e Carlo Daldoss, la giunta ha stanziato circa 175 milioni di euro per l'Itea e 25 milioni di euro per la Patrimonio del Trentino, comprensivi del residuo debito e dell'indennizzo (quindi delle penali versate agli istituti di credito per l'estinzione anticipata del mutuo).
L'obiettivo è ridurre il debito e al contempo utilizzare positivamente la disponibilità di cassa della Provincia. Il provvedimento è legittimato da una norma della finanziaria 2015 che autorizza la Provincia ad anticipare ai Comuni e alle società da essa controllate le risorse necessarie per l'estinzione anticipata dei debiti. Da tale norma sono escluse le operazioni di durata inferiore ai due anni, quelle a tasso zero, e quelle non convenienti. «Con questa operazione - sottolinea Daldoss - viene di fatto tagliato di circa l'80% l'indebitamento di Itea e per la società si liberano risorse che altrimenti sarebbero state destinate a coprire rate e interessi dei mutui in essere.
A livello di sistema provinciale, invece, si arriva a tagliare, assieme alle risorse assegnate a Patrimonio spa, circa 200 milioni di euro di indebitamento provinciale». Una scelta che apre poi alla possibilità, il prossimo anno, di raccogliere altre risorse sui mercati da parte del sistema pubblico provinciale. La legge provinciale prevede infatti che la Provincia possa indebitarsi con un tetto, circa il 9% del Pil. Ora, tagliando 200 milioni di euro, e con un Pil che è in crescita, si aprono nuovi spazi per la giunta.
Prima del taglio del debito di Itea e Patrimonio, la giunta provinciale, il 27 novembre, aveva dato il via libera all'incremento del programma Emtn (il piano per collocare emissioni obbligazionari sui mercati internazionali) gestito da Cassa del Trentino. Il livello massimo di emissioni è stato portato di fatto a circa 1,3 miliardi dai precedenti 998,5 milioni già portate a termine dalla spa. Tra i 300 milioni di euro autorizzati in aggiunta, tra l'altro, una cinquantina circa dovrebbero essere collocati sui mercati dei capitali entro la fine dell'anno. Le risorse di Cassa del Trentino consentono tra l'altro di avere in anticipo liquidità per appalti, infrastrutture e per gli enti locali.