Export, Trentino boom. 2015 molto positivo
Boom per i distretti del triveneto che al 30 settembre scorso hanno segnato +5,5% di export pari a 6,8 mld di euro, in aumento di 358 milioni rispetto allo stesso periodo del 2014, meglio della media italiana (+3,6%). Crescita vivace dei distretti veneti: +5,4% (+276milioni di euro), pari al 35% della crescita complessiva dei distretti industriali italiani. I distretti del Trentino-Alto Adige hanno segnato +14,9%, mentre quelli del Friuli Venezia Giulia + 3,4%, con un grande balzo verso gli Stati Uniti. Nell'analisi di Intesa Sanpaolo emerge che nel terzo trimestre 2015 prosegue il lungo periodo di crescita dell'export (si è arrivati al 22/o trimestre consecutivo) dopo la crisi del 2009. Tra i primi 20 distretti italiani per crescita delle esportazioni in valore assoluto 7 sono triveneti.
Nel Veneto emergono l'occhialeria di Belluno e il mobile di Treviso, cresciuti entrambi in modo importante. Ottime performance sono state ottenute anche dalla meccanica strumentale di Vicenza, dalla termomeccanica scaligera, da dolci e pasta veronesi, dal prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, dalla concia di Arzignano e dalle carni di Verona. La competitività dei distretti veneti ha riscontrato successi specie verso il Regno Unito, al primo posto con +23,6% per incremento assoluto dell'export rispetto allo stesso periodo del 2014; seguono Usa con +10,4%. Nei mercati europei spiccano Spagna (+11%), Germania e Francia. Rilevanti tassi di crescita dell'export su alcuni mercati ad alto potenziale come Messico (+40%), Polonia (+11%), Algeria (+85%), Emirati Arabi (+13,5%) e Canada (+15%). Nuovi forti cali in Russia.
Balzo dell'export in Trentino che con +14,9% è la seconda migliore performance a livello nazionale. Guidano l'export le mele, il legno e l'arredamento dell'Alto Adige e le mele del Trentino, risultati arrivati principalmente dalla Germania, ma anche da nuovi mercati come l'Egitto e la Repubblica Ceca. Nel Friuli il distretto della componentistica e termoelettromeccanica segna +4,6%, riportando l'evoluzione dell' export regionale a +3,4%. Dei 7 distretti monitorati, solo gli elettrodomestici di Pordenone hanno riportato un calo. Spiccano in positivo invece il mobile di Pordenone, i coltelli e forbici di Maniago e il prosciutto di San Daniele.
L'export è cresciuto con un grande balzo verso gli Stati Uniti (+44%), ma si è diretto anche verso nuovi mercati come l'Ecuador, la Turchia e la Repubblica di Corea, dove si è distinto soprattutto il distretto della componentistica e termoelettromeccanica. Nel 2016 l'export dei distretti dovrebbe mostrare un ritmo di crescita sostanzialmente in linea o di poco superiore a quello osservato nell'ultimo biennio. La crescita mondiale è, infatti, attesa solo in lieve accelerazione, grazie alla spinta della domanda interna dei paesi avanzati e al superamento della fase più critica per alcune economie emergenti (Cina e in parte Russia).