A22, per la nuova concessione si impegnano 3 miliardi in opere
La nuova A22 scalda i motori e, in parte, a cambiare pelle, almeno per quanto riguarda la redditività dell'azienda. Le sfide per il nuovo presidente Andrea Girardi eletto giovedì e per il suo successore, tra 18 mesi, Luigi Olivieri , saranno importanti. Autobrennero, infatti, si prepara a mettere sul piatto tre miliardi di euro nel piano investimenti trentennale collegato al rinnovo della concessione.
Concessione che arriverà solo dopo aver comprato dai privati il 15% della società trasformandola in pubblica al 100% e spendendo qualcosa come 100-150 milioni almeno. Oltre a questo A22 dovrà garantire annualmente una cifra superiore ai 150 milioni di euro una volta che vigerà la nuova concessione, tra cui i 34,5 milioni di euro annui per il finanziamento del tunnel del Brennero. Opera per la quale l'A22 sarà chiamata a sborsare oltre un miliardo e mezzo a fondo perduto. In cambio, per l'autostrada arriverà un'infrastruttura che riuscirà a spostare traffico pesante e a evitare che ci sia il rischio di un collasso del traffico.
Il costo della concessione
Rispetto a quanto accade oggi, con la concessione in essere scaduta nell'aprile del 2014 e attualmente in regime di proroga, la firma del rinnovo comporterà un aggravio dell'esborso per l'A22. La futura concessione, la cui firma dovrebbe avvenire entro l'anno se tutto andrà per il verso giusto (ma non è escluso che si arrivi al 2017), prevede infatti degli impegni annui molto più onerosi per la società. L'A22 dovrà versare un totale di 568 milioni di euro come avviamento della società, il tutto in rate da 70 milioni di euro annui per i prossimi 9 anni. A ciò si aggiungono i 34,5 milioni di euro annui dovuti per il fondo che andrà a finanziare il tunnel del Brennero e i 50 milioni annui di canone. Nei primi nove anni, quindi, l'A22 verserà 154,5 milioni di euro annui, che poi scenderanno a 84,5 dal 10° anno in poi. Per questo nelle scorse settimane e anche ieri il presidente uscente Paolo Duiella e l'amministratore delegato Walter Pardatscher hanno chiarito che il tempo degli utili record (76 milioni netti quelli del 2015) sono difficilmente ripetibili in futuro. E anche i dividendi potrebbero essere inferiori.
Piano investimenti da tre miliardi
Il piano degli investimenti parte dai 3 miliardi di euro che erano stati messi sul tavolo dal bando di gara per il rinnovo della concessione, poi cancellato dal Consiglio di Stato. L'orizzonte temporale su cui realizzare le opere è quello dei 31 anni della concessione, mentre sul piano territoriale, sarà necessario verificare l'elenco delle opere complementari che verranno richieste dai territori su cui l'A22 insiste.
Terza corsia da 765 milioni
L'opera più importante e più attesa tra quelle che l'A22 è chiamata a realizzare c'è la terza corsia, la cui estensione sarà da Modena a Bolzano ma con una differenza nel nome e nell'utilizzo. Per quanto riguarda infatti il tratto da Verona a Modena, quello sud dell'Autobrennero, dopo i progetti preliminari e definitivi, ora manca solo il passaggio delle autorizzazioni ambientali prima che si completi a breve l'iter per il progetto esecutivo. Secondo le stime sui tempi, già il prossimo anno potrebbe essere bandita la gara per un appalto che vale complessivamente 765 milioni di euro a base d'asta. L'altra terzia corsia, per il tratto fino a Bolzano, è quella dinamica.
Piedicastello, nodo da 200 milioni
Per la corsia dinamica, ovvero l'uso della corsia di emergenza come terza corsia nelle fasi in cui il traffico o l'emergenza lo richiedono, il progetto più delicato riguarda le gallerie di Piedicastello dell'A22 dove oggi non c'è lo spazio per la corsia di emergenza. In prospettiva, l'ipotesi progettuale su cui si sta lavorando è quella di realizzare una nuova corsia in galleria, con un costo che oscilla tra i 100 e i 200 milioni di euro a seconda delle scelte progettuali che verranno messe in campo. Occorrerà decidere se infatti ci sarà una galleria in più da aggiungere a quelle attuali o se verrà realizzato ex novo un tracciato sotto la montagna, in sostituzione delle gallerie autostradali attuali, che verranno messe al servizio della circonvallazione attorno a Trento. Questo intervento assieme ad altri minori per alcuni altri tratti da Trento a Bolzano consentirebbe di avere la terza corsia dinamica senza soluzione di continuità.