Centro commerciale alla stazione corriere? Idea che potrebbe piacere al tycoon Benko
Se ne parla, come si dice, sotto traccia. Ma se ne parla, eccome, negli ambienti dove si incrociano interessi pubblici e legittime aspirazioni private.
Si parla, anche a Trento, di Renè Benko, il tycoon austriaco il cui grande progetto di riqualificazione dell'areale della stazione ferroviaria di Bolzano ha letteralmente fatto implodere la maggioranza di centrosinistra guidata da Luigi Spagnolli (che sosteneva il progetto), portando al commissariamento del capoluogo altoatesino e alle elezioni di domenica scorsa, vinte da Renzo Caramaschi .
Quello di Benko, a Bolzano, è un progetto da 300 milioni di euro, per 260 mila metri cubi di strutture commerciali. Ad inizio aprile, con referendum indetto dal commissario Michele Penta , la maggioranza dei bolzanini (il 64,39%) ha detto «sì» al mega centro commerciale.
Ma che c'azzecca Benko con Trento? Di nuovo, ci sarebbe di mezzo l'areale di una stazione: quella delle autocorriere a fianco della badia di San Lorenzo. E l'interesse dell'immobiliarista austriaco sarebbe (il condizionale è d'obbligo) anche in questo caso la realizzazione di un centro commerciale.
Ieri, fioccavano solo smentite. Italo Gilmozzi , assessore al patrimonio e ai lavori pubblici del Comune: «A me nessuno ne ha parlato, non ne escludo ne abbia parlato con il sindaco».
Roberto Stanchina , assessore alle attività economiche: «Mi trova totalmente impreparato, e mi viene anche da ridere. Certo, se Benko facesse un bel progetto, e il progetto piacesse ai cittadini...».
Paolo Biasioli , vicesindaco e assessore all'urbanistica: «Non mi risultano abbocamenti, ma la voce dell'interesse di Benko l'ho colta anch'io. In Giunta non ne abbiamo parlato. Forse il sindaco è stato interessato quando pareva bloccato il progetto di Bolzano».
Contatti, allora, con la Provincia? «Se anche li avessi avuti, sarebbe l'ultima cosa che direi», risponde l'assessore alle infrastrutture, Mauro Gilmozzi «credo si debba essere aperti a molte soluzioni. Ma ci deve essere l'interesse della città. Noi, attraverso Trentino Trasporti, siamo proprietari della stazione delle autocorriere, ma il primo interlocutore è il Comune».
Tra Provincia e Comune, però, è già stato attivato un tavolo tecnico per la valutazione del progetto «Nordus»: il raddoppio della ferrovia Trento-Malé tra Zambana e Mattarello, con la realizzazione di una nuova stazione intermodale sull'area ex Sit.
È in questo contesto che si è pensato al che fare della stazione autocorriere (che occupa circa 3.900 metri quadri). L'ipotesi è di demolirla, abbattendo pure l'attuale sovrappasso per il ponte di San Lorenzo, realizzando un collegamento interrato con il nuovo centro intermodale.
L'indicazione, di massima, è però anche quella di dare respiro all'antica badia, stretta tra la stazione dei treni e quella delle autocorriere, con un parco esteso su 10 mila m². L'interesse di Benko, che sarebbe attento anche ad altre aree pur di investire a Trento, potrebbe mutare lo scenario.