Disoccupazione in calo nel 1° semestre 2016 Ecco tutti i dati sul mercato del lavoro trentino
Nel primo semestre del 2016 in Trentino cresce l’occupazione (+0,7% pari ad un tasso del 66%) e cala la disoccupazione (-0,6% pari ad un tasso del 7,1%).
Dopo un 2015 già in forte recupero, nel primo semestre del 2016 anche le assunzioni e il saldo occupazionale sono in crescita, con un guadagno di oltre 1.000 posizioni lavorative rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.
A confermarlo è il 31° Rapporto sull’occupazione in provincia di Trento, presentato stamani dal vice presidente e assessore allo sviluppo economico e al lavoro, insieme al Presidente dell’Agenzia del lavoro, professore Riccardo Salomone (ASCOLTA). I risultati positivi del mercato del lavoro sono riconducibili all’insieme delle politiche economiche e del lavoro realizzate in questi anni. Ora la Provincia autonoma di Trento ha messo a punto un ulteriore strumento di politica del lavoro con l’obiettivo di definire le possibilità di occupazione della persona disoccupata e facilitarne di conseguenza il reintegro nel mondo del lavoro: il profilo di occupabilità (tecnicamente «profiling»).
Il profilo di occupabilità (profiling) permette di accertare il grado di difficoltà di una persona in cerca di occupazione, calcolata in base alle sue caratteristiche personali e professionali, ma anche in base al contesto socio-economico e alla qualifica posseduta.
Il progetto è partito da alcuni mesi e nella sperimentazione sono stati coinvolti 178 soggetti.
«Nel complesso - dice la dirigente generale di Agenzia del lavoro, Antonella Chiusole (ASCOLTA) - lo strumento ideato e sperimentato costituisce un’utile guida per conoscere punti di forza e difficoltà delle persone in cerca di lavoro e per individuare gli interventi più adatti alla singola persona nella ricerca di lavoro, nell’aggiornamento delle competenze e nel potenziamento delle proprie caratteristiche personali».
IL RAPPORTO SULL’OCCUPAZIONE
Il 31° Rapporto riporta una fotografia ragionata del mercato del lavoro in provincia di Trento e degli interventi di politica del lavoro del 2015 e del primo semestre 2016.
IL MERCATO DEL LAVORO NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2016
Nella prima metà del 2016 si rafforzano i segnali positivi rilevati nel corso del 2015.
Tra gennaio e giugno del 2016, sul fronte dell’occupazione, l’ISTAT registra un aumento di 400 occupati, accompagnato da un calo delle persone che cercano lavoro di circa 1.500 unità.
Nel primo semestre l’indicatore dell’occupazione cresce dal 65,3% del 2015 al 66,0%, mentre il tasso di disoccupazione scende dal 7,7 al 7,1%.
Alla crescita dell’occupazione che fino al 2015 si è presentata solo per la componente femminile, ha contribuito nel 2016 solo parte maschile (+1.400), mentre le donne si distinguono per un maggior calo del numero delle disoccupate (-1.100 e -400 maschi). L’impulso alla crescita dell’occupazione viene dal terziario (+3.800 occupati) che da solo riesce a compensare la perdita di posizioni lavorative riscontrata in agricoltura e nel secondario.
Nel primo semestre del 2016 sono aumentate anche le assunzioni: se ne contano 55.384, lo 0,3% in più rispetto a quelle della prima metà dell’anno prima. La crescita delle assunzioni ha riguardato i soli maschi (+809 unità); le donne hanno perso 644 posizioni lavorative a causa della dinamica sfavorevole di alcuni comparti del terziario a forte presenza femminile (pubblici esercizi e commercio). Per cittadinanza crescono le assunzioni di persone italiane (+215 e -50 quelle straniere) e per età quelle dei giovani fino a 29 anni (+86) e dei soggetti con più di 54 anni (+524); calano invece di 455 unità gli assunti della classe centrale d’età (30-54enni).
Si fanno sentire gli effetti della riduzione dei benefici contributivi legati alle assunzioni a tempo indeterminato, che nei primi sei mesi del 2016 realizza 1.824 assunzioni in meno (-28,4%) anche se le assunzioni a tempo indeterminato risultano comunque superiori di quasi 500 unità, per un + 11%, rispetto al primo semestre 2014. Nel 2016, rispetto al 2015, crescono anche i contratti di apprendistato (+251), il tempo determinato (+1.316) e il lavoro somministrato (+941).
I dati degli iscritti ai Centri per l’Impiego stanno migliorando: i disoccupati iscritti a fine giugno 2016 ( 34.938) sono 1.895 in meno rispetto al giugno del 2015 e calano soprattutto gli iscritti di più lunga durata (-1.325 iscritti da più di dodici mesi). Un altro dato positivo è che rispetto al primo semestre dell’anno prima si sono registrate 104 cancellazioni in più di persone che sono uscite dallo stato di disoccupazione perché hanno trovato un lavoro.
Anche sul fronte degli ammortizzatori sociali, si registra un calo tra gennaio e giugno delle ore di cassa integrazione richieste per il ramo industria (-38,4%); nei primi sei mesi del 2016, l’INPS ha autorizzato 1.035.157 di cui tre quarti per integrazione salariale straordinaria.
LE POLITICHE PROVINCIALI PER IL LAVORO
Sotto il profilo delle politiche del lavoro, declinate nel Documento degli interventi di politica del lavoro 2015-2018, l’attività dell’Agenzia del lavoro si è incentrata sulla persistente necessità di far fronte alle situazioni di difficoltà occupazionale.
Un dato di sintesi dell’attività dell’Agenzia del lavoro per il 2015 è costituito dai 98.148 lavoratori transitati (e che hanno beneficiato di almeno un servizio) ai Centri per l’Impiego.
Nello specifico abbiamo 63.592 iniziative realizzate, di cui 24.548 colloqui di orientamento per disoccupati e per lavoratori disabili, 13.100 patti di servizio personalizzati, 17.220 interventi, quali formazione, incentivi all’assunzione e alla stabilizzazione dei rapporti d lavoro, lavoro autonomo e garanzia giovani, oltre a 8.724 iniziative di sostegno al reddito, tra cui il Reddito di attivazione.
In questi interventi sono stati coinvolti nel 45% circa dei casi donne e per oltre il 40% giovani tra i 15 e i 34 anni.
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