Mart, 21 lavoratori precari a casa da Capodanno

«Sono 21 i collaboratori dell’Area educazione del Mart che, assunti col titolo di mediatori museali e un contratto co.co.co., sono in scadenza col primo gennaio 2017 e, per le normative vigenti, non possono essere più rinnovati».

A lanciare l’allarme licenziamento sono le sigle sindacali Fp-Cgil e la Nidil-Cgil, che tutelano i lavoratori atipici, i quali in una nota affermano che il 18 novembre scorso è giunta la conferma che le attività da loro svolte verranno esternalizzate.

«La prima domanda che i precari rivolgono - riportano i sindacati nella nota - è sul perché non è stata scelta la strada adottata dal Muse, dove si è sfruttata la possibilità prevista dalla legge provinciale 2/2016, che consente di inserire la clausola sociale: in pratica, il nuovo vincitore dell’appalto può essere costretto ad assumere i lavoratori attualmente in forza».

«Chiediamo all’assessore alla cultura e ai vertici provinciali - concludono - se la scelta di esternalizzare il lavoro da parte dell’ente museale sia stata da loro condivisa, perchè non riusciamo a comprendere come si possano seguire due strade diverse nei due principali musei trentini per la stessa area».

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