Le aziende trentine cercano oltre mille lavoratori
A ieri sul portale Trentino Lavoro, il nuovo strumento on line per cercare un’occupazione curato dall’Agenzia del Lavoro, le aziende trentine chiedevano 1.008 lavoratori e lavoratrici. Quasi il 40% delle richieste riguarda il settore ricettivo e la ristorazione, cioè il turismo. Ma c’è un 20% abbondante che viene dalle imprese manifatturiere e dai servizi hi-tech, spesso collegati alla nuova industria digitale. Tuttavia, nonostante siano più di 32 mila gli iscritti ai Centri per l’impiego e 19 mila di essi siano disoccupati da più di un anno, ci sono posizioni non coperte, professionalità che non si trovano.
«Spesso le aziende a cui chiediamo sforzi particolari sull’occupazione, quelle per i quali firmiamo accordi negoziali collegati a contributi alla ricerca o agli investimenti, non trovano poi le professionalità da assumere» afferma il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi alla conferenza stampa di ieri mattina dove è stato presentato il nuovo portale. «Abbiamo cominciato con l’Ispat e col contributo dell’Università un’analisi sui fabbisogni - precisa il presidente dell’Agenzia del Lavoro Riccardo Salomone - È una frontiera da raggiungere, in Paesi più a nord, come l’Austria, si fa da tempo». Ma sull’Università Olivi si toglie un sassolino: «Dovrebbe essere un’infrastruttura fondamentale di questa analisi». Cioè, non lo è abbastanza.
Il nuovo portale per cercare lavoro è stato presentato dalla direttrice dell’Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole e da Stefania Terlizzi di Engineering Ingegneria Informatica. Attivo da luglio, a settembre ha registrato 110.655 accessi effettuati da 34.499 personal computer, raddoppiando i numeri, già alti, di inizio estate. I cittadini possono consultare le offerte di lavoro impostando dei filtri di ricerca in base alle proprie caratteristiche ed esigenze, contattare direttamente il datore di lavoro, inviare il proprio curriculum vitae, consultare la borsa delle professioni, il catalogo dei corsi di formazione provinciali, i concorsi pubblici. I datori di lavoro, dal canto loro, possono inserire direttamente le loro vacancies, i posti vacanti, acquisire i curriculum, avvalersi dell’assistenza dei Centri per l’impiego.
Delle oltre mille posizioni attualmente ricercate, provenienti dai Centri per l’impiego, da agenzie per il lavoro e direttamente dalle aziende, 390 sono nella ricezione e ristorazione, 143 nella manifattura, 111 nel commercio, 84 nelle attività professionali, scientifiche e tecniche. Se invece si parla del gruppo professionale, in testa ci sono 184 posizioni di servizio in alberghi, bar e ristoranti e 124 in cucina e pasticceria. I lavori sono per lo più stagionali o a tempo determinato, ma ce n’è anche qualche decina a tempo indeterminato.
Nei Centri per l’impiego a luglio, ultimo dato disponibile, sono iscritte 32.497 persone, il 3,6% in meno di un anno fa. Il 59,3% degli iscritti, pari a 19.269 unità, sono disoccupati da più di un anno. Tra gennaio e luglio si contano 12.355 nuovi iscritti, di cui 10.220 sono disoccupati e 2.135 inoccupati, e 14.089 uscite, di cui 8.826 per aver trovato un lavoro e 4.840 cancellazioni d’ufficio.
«Fare incontrare la domanda e l’offerta di lavoro è oggi la vera sfida e riguarda tutti: amministrazioni pubbliche, imprese, agenzie del lavoro, alta formazione - sostiene Olivi - Le politiche pubbliche per l’impiego sono l’impalcatura portante, perciò è necessario investire sempre di più in questo ambito e farlo meglio. Uno strumento come questo risulta strategico: per le opportunità che apre a chi cerca un impiego e a chi lo offre, ma anche perché ci aiuta a capire come il mercato del lavoro evolve nel tempo e a prefigurare le esigenze che si manifesteranno in futuro».
«Tutela e competitività sono le due parole d’ordine quando parliamo di lavoro - afferma Salomone - Il nuovo portale è uno strumento di facile utilizzo, che va incontro all’utente, anche a chi ha scarsa dimestichezza con il computer, ma presenta diversi livelli di raffinatezza e consente pertanto di raggiungere obiettivi via via sempre più sofisticati. A brevissimo sarà disponibile anche una app, il che lo renderà ancora più facilmente accessibile».