Telefonia, la «rivoluzione» Iliad 5,99 euro al mese senza limiti
«La rivoluzione a 5,99 euro: minuti e sms illimitati, 30GB/mese in 4G+, anche in Europa con 2GB/mese e chiamate illimitate verso 65 paesi». Il ceo di Iliad Italia, Benedetto Levi, alza il velo sull’offerta della società di telecomunicazioni francese che parte oggi ma precisa che è rivolta ai primo milione di clienti.
Per gli altri non fornisce cifre e dettagli. «La gente vuole libertà. La nostra offerta è senza vincoli se rimarrete con noi è perchè lo vorrete» dice Levi.
«Vi annunciamo anche la nostra partnership con Apple», aggiunge per i device che Iliad metterà a disposizione dei clienti.
Non ci sono negozi ma ‘sim-box’ in vari luoghi delle città, gallerie e centri commerciali. Con un riconoscimento video per ottemperare alla legge Pisanu sull’identificazione si registra la sim che viene spedita a casa al costo una tantum di attivazione di 9,99 euro.
Niente numeri su quello che avverrà dopo il primo milione di clienti, che Benedetto Levi il Ceo di Iliad Italia conta «di raggiungere in breve tempo. E a quel punto comunicheremo le nuove tariffe» risponde in un’improvvisata conferenza stampa.
Niente numeri sugli investimenti «abbiamo progetti di lungo periodo, abbiamo la struttura snella di una start up che ci consente di essere sostenibili sul lungo periodo».
«Saremo un operatore infrastrutturato, stiamo sviluppando anche una rete fisica, la copertura oggi è vicino al 100 per cento del territorio italiano», prosegue.
Il debutto in un particolare contesto di incertezza politica non preoccupa: «Siamo qua e andiamo avanti indipendentemente dalle questioni politiche» dice Levi.
Gli investimenti «sono superiori a 1 miliardo nel breve termine, nei prossimi anni, comprese le aste 5G» spiega. «Il nostro focus è il mobile, domani il 5g e contiamo di essere in primo piano anche in questa tecnologia».
Nessuna tempistica viene fornita sul break even ma a livello di Ebitda una soglia da raggiungere sì: il 10% di mercato che Iliad stima in 100 milioni di sim. Dal punto di vista dell’occupazione «oggi fanno parte del team più di 200 persone più avanti pensiamo di arrivare a 1000» tra dipendenti e indotto.
«Hanno paura del nostro arrivo e hanno ragione».