Simoni nuovo presidente Sait viene dalla Rendena, deve gestire il rinnovamento dopo Dalpalù
«Mi ricordo le facce dei collaboratori quando abbiamo detto loro dei 130 esuberi». È quando parla dei licenziamenti al Sait che Renato Dalpalù si commuove. Ieri, ultimo giorno della sua presidenza al consorzio della cooperazione di consumo trentina, è stata la sua giornata, tanto che ai soci riuniti all'auditorium di Interbrennero per l'assemblea annuale ha ripetuto più volte: parlate del buon bilancio che abbiamo fatto, non di me. Il suo successore è Roberto Simoni (a destra nella foto, mentre stringe la mano al presidente uscente), finora caposindaco di Sait e presidente della Cassa Rurale di Pinzolo (tra poco Adamello), che ha battuto Sandro Bella , per nove anni presidente della Famiglia Cooperativa Terme di Comano, con 291 voti contro 110.
Bella, nella sua presentazione, ha rimarcato che i risultati vanno consolidati e ha puntato sulla «centralità delle Famiglie cooperative nel consorzio». Simoni ha sottolineato che il Sait ha imboccato una strada virtuosa per tutta la filiera ma «siamo a metà del guado e bisogna proseguire per salvaguardare quell'unicità trentina dei negozi nei piccoli paesi». I soci hanno poi rieletto consiglieri Paola Dal Sasso con 311 voti, Romedio Menghini con 349, Heini Grandi (Alto Adige) con 341, Alessandra Cascioli con 365, Mauro Rizzi con 353. Nuovo ingresso in cda per Renzo Tommasi , al posto della vicepresidente uscente Clara Mazzucchi giunta anch'essa al limite dei mandati, con 312 voti e Angelo Jamoretti , nuovo rappresentante delle cooperative fuori regione, con 364 voti.