Il Latte Trento in bottiglia: torna nei negozi e supermarket una scelta ecologica e di qualità
Il consorzio Latte Trento torna alla bottiglia di vetro, introducendo il marchio «Il meglio di noi» per valorizzare il prodotto fresco di alta gamma. Un ritorno alla tradizione che, per il momento, verrà utilizzata solamente per una piccola parte della produzione di latte locale, caratterizzata dalla produzione in quota e la garanzia del benessere dell’animale, allevato con meno antibiotici e almeno il 60% del foraggio proveniente dalla stessa azienda agricola.
Attualmente, sono 24 le realtà che corrispondono ai requisiti individuati dal consorzio per l’iniziativa, che prevede di produrre all’incirca un milione di bottiglie l’anno a fronte di circa 33 milioni di litri di latte fresco immesso sul mercato. Il contenitore, invece, verrà fabbricato dall’azienda Vetri speciali, insediatasi da qualche anno a Trento Nord, e sarà vuoto-a-perdere. E’ stato infatti calcolato che la corretta differenziazione della bottiglia dopo l’uso consentirà il riciclo diretto nello stesso stabilimento di produzione, in una filiera produttiva tutta trentina.
Il nuovo prodotto si inserisce all’interno del percorso di promozione delle produzioni locali avviato dalle istituzioni provinciali, volta ad incentivare una riduzione degli imballaggi inquinanti e lo sviluppo delle imprese zootecniche e agricole del territorio.
«La scelta di ritornare alle bottiglie di vetro - ha spiegato il presidente del consorzio Carlo Graziadei - si pone il duplice obiettivo di far conoscere le produzioni di alta qualità trentine e di ridurre l’utilizzo delle plastiche nei prodotti di consumo, in modo da favorire il riciclo e il rispetto dell’ambiente».
Il latte che verrà destinato al vetro, a quanto riferito dal direttore Sergio Paoli, proviene da stalle selezionate e certificate, che hanno avviato un percorso finalizzato a migliorare il benessere degli animali allevati, attraverso la riduzione degli antibiotici. Il risultato è un prodotto con bassa carica batterica e alti valori nutrizionali, con una percentuale di grassi del 4% (considerato indice di ottima qualità).
«Si tratta di un’azione concreta - ha detto il vicepresidente della Provincia di Trento Maurizio Tonina - per dare il giusto valore ad un prodotto tutto trentino attraverso la riduzione degli imballaggi di plastica».
I circa 270 soci del consorzio Latte Trento producono 55 milioni di litri di latte all’anno, a fronte dei 130 milioni raggiunti a livello provinciale (buona parte dei quali utilizzati per prodotti caseari). Dopo un primo semestre di calo, le vendite della società - a quanto riferito da Paoli - sono aumentate significativamente negli ultimi mesi, superando quelle del 2018. «Considerando l’incremento della richiesta di prodotto - ha commentato al riguardo il direttore - stiamo pensando di aumentare la base sociale, includendo nuovi produttori».