Imprese: in Trentino fatturato in calo del 7,8% nel primo trimestre l'occupazione si riduce del 3%
Nel primo trimestre del 2020 il fatturato complessivo realizzato dalle imprese esaminate diminuisce del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo dicono i dati dell'indagine congiunturale trimestrale della Camera di commercio di Trento, che ha interessato un campione di 1.700 imprese per 805 rispondenti, con il coinvolgimento di 181 imprese (su 835 contattate). Si tratta di una diminuzione molto sostenuta, ma non ancora drammatica, che interessa in maniera molto differenziata gli ambiti esaminati. Molto probabilmente - rileva la Camera di commercio - saranno i risultati della prossima indagine congiunturale, quella attinente al secondo trimestre di quest'anno, a evidenziare le dinamiche peggiori.
I settori che denotano le perdite più significative di fatturato, rispetto al corrispondente trimestre del 2019, sono le attività sportive, ricreative e di intrattenimento (tra -25% e -35%), i ristoranti-bar (tra -24 e -32%), i servizi alla persona (tra -23 e -27%) e il ricettivo (tra -21% e -25%). Altri settori caratterizzati da contrazioni significative del fatturato, ma meno rilevanti, sono: l'estrattivo (-17,4%), gli impianti a fune (tra -8 e -12%), il manifatturiero (-7,5%), le costruzioni (-6,5%), il commercio al dettaglio (-6,3%) e i trasporti (-5,3%). Perdite più lievi riguardano invece i comparti del commercio all'ingrosso (-1,8%) e dei servizi alle imprese (-0,6%).
L’occupazione, che include anche i dipendenti attualmente beneficiari degli ammortizzatori sociali, si riduce complessivamente del 3%. Si tratta di un dato complessivo fortemente condizionato dall’andamento dei settori più colpiti da questa prima fase di crisi, come quello ricettivo (tra -14 e -18%), i ristoranti-bar (tra -12% e -16%), i servizi alla persona (tra -9% e -13%) e le attività sportive, ricreative e di intrattenimento (-10% e -12%).
Se invece si considerano i settori tradizionalmente esaminati dall’indagine congiunturale, la diminuzione risulta più contenuta e pari a -0,7%. Il 61,9% delle imprese coinvolte nell’indagine dichiara di aver dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, percentuale che sale oltre il 70% per il settore del manifatturiero, delle costruzioni e della bar-ristorazione.
Le esportazioni denotano un vero e proprio crollo con una diminuzione del 10,5%. Le imprese con meno di 10 addetti presentano una contrazione del 6,9%, mentre quelle con un numero di addetti compreso tra 11 e 50 registrano una flessione del 7,5%. Più contenuta la diminuzione che caratterizza le grandi imprese, con oltre 50 addetti (-3,6%). Le ore lavorate di gennaio e febbraio presentano delle deboli oscillazioni rispetto agli analoghi mesi del 2019, rispettivamente pari a -0,6% e +2,2%, mentre nel mese di marzo si rileva, come prevedibile, un crollo pari a -25,6%. Gli ordinativi diminuiscono del 4,5%, con riduzioni sensibili nel settore dei trasporti e del manifatturiero.