Economia / Il webinar

Dopo il Covid l’Europa deve ripartire dai territori

Tanti gli spunti emersi dal webinar del nostro giornale in collaborazione con l’Ansa. Con una consapevolezza comune: qualsiasi pianificazione non potrà che partire dalla condivisione

di Chiara Zomer

TRENTO. Usciamo dalla pandemia con due consapevolezze: l’Europa deve ripartire dai territori, dalle Regioni e dai Comuni, che hanno dimostrato di essere capaci di politiche incisive, per la vita delle persone. E tra fondi strutturali e Recovery plan si apre adesso una stagione di grandi opportunità, anche dal punto di vista delle risorse.

La sfida, anche per gli enti locali e per i soggetti attivi sui territori, sarà trovare la capacità di coordinarsi, per far sì che non si accavallino i finanziamenti, ma nemmeno la programmazione. Perché i tempi e le regole sono diverse. Ma è certa una cosa: qualsiasi pianificazione non potrà che partire dalla condivisione.

Questo è emerso dal webinar proposto da ANSA e l’Adige, sul tema «Fondi Ue per uno sviluppo sostenibile, sfide e opportunità per la Provincia autonoma di Trento». Coordinati dal direttore Alberto Faustini si sono confrontati l’assessore provinciale allo Sviluppo economico Achille Spinelli, il presidente di Confindustria Fausto Manzana, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, Pierluigi Boda, esperto di fondi europei nel gabinetto del presidente del Comitato delle Regioni Ue e Enrico Tibuzzi, responsabile dell’ANSA di Bruxelles.

Due in sostanza le sfide da cogliere, per altro in tempi brevi se non brevissimi: entro l’estate - i regolamenti europei, ha annunciato Boda, saranno approvati entro fine mese - si dovrà entrare nel vivo della pianificazione dei Fondi strutturali Ue 2021 - 2027: per il Trentino significa 300 milioni, con un aumento del 25% rispetto al precedente settennato. E poi c’è la scommessa più grande, il Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, reso possibile dai fondi di Next generation Eu e quindi dal Recovery Fund. Cosa fare, con quei soldi, lo si deciderà insieme, ha garantito l’assessore Spinelli, sulla base di direttive precise, a partire dalla ricerca scientifica e dallo sviluppo tecnologico del territorio, «le vere basi su cui costruire una crescita anche ambientalmente sostenibile».

E mentre il sindaco Franco Ianeselli evoca il progetto dell’interramento della ferrovia, «capace di cambiare il volto della città per i prossimi 100 anni», il presidente di Confindustria Fausto Manzana chiede che «si valorizzino l’impresa e i lavoratori» e invita a pensare in grande: «Se ho avuto qualche cosa da contestare alla nostra amministrazione provinciale, in passato, è stata la timidezza con cui abbiamo enunciato i nostri sogni».

Il tutto, con una nuova consapevolezza: tra Europa e territori serve tenere ben teso il filo del dialogo: «L’Europa si è accorta in questa pandemia che sono i Comuni e le Regioni i soggetti capaci davvero di attuare politiche in grado di incidere sulla vita della gente - ha osservato Boda - Da questo non si potrà prescindere, per future strategie di sviluppo, ma serve che anche i territori si facciano sentire in Europa. Purtroppo le Regioni meno rappresentate sono quelle che più avrebbero bisogno del sostegno».

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