Inflazione record in Trentino, i sindacati chiedono alla Provincia di aiutare di più le famiglie: "Come avete fatto per le indennità dei politici regionali"
Per Cgil, Cisl e Uil del Trentino bisogna spendere subito tutti i soldi previsti per il bonus bollette e stanziare altre risorse in assestamento di bilancio: "Gli aumenti di entrate solo per gli eletti sarebbero un vergognoso privilegio"
I DATI Inflazione alle stelle, il Trentino Alto Adige è al top in Italia, +9% in un anno
TRENTO. Per Cgil, Cisl e Uil del Trentino bisogna "spendere subito tutti i soldi previsti per il bonus bollette e stanziare altre risorse in assestamento di bilancio. Si faccia per tutti come le indennità dei politici regionali, altrimenti è un vergognoso privilegio".
Lo sostengono in una nota i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. "Mentre la famiglie riducono i consumi, aumentando il rischio di far entrare anche il Trentino nella spirale della stagflazione, la giunta esclude dai benefici approvati lo scorso maggio almeno 15mila famiglie con figli minori mentre è un totale fallimento la procedura informatica per fare accedere al bonus le famiglie non coperte dell'assegno unico", prosegue la nota.
Cgil, Cisl e Uil chiedono quindi di "modificare immediatamente la delibera di giugno per mettere nelle tasche delle famiglie le risorse già stanziate e finanziare, fin dall'assestamento di bilancio, nuovi interventi, anche strutturali, a favore delle famiglie più deboli, a partire da quelle con figli".
Altra richiesta è un "ampliamento del bonus provinciale per il caro energia, ma vanno anche adottate misure strutturali, in primo luogo abbassando l'addizionale Irpef per i redditi più bassi, adottando una legge per garantire l'applicazione dei contratti collettivi nelle aziende che ricevono contributi pubblici e rivalutando l'assegno unico per recuperare l'inflazione reale".