Manovra, la trattativa si allunga. Pensioni, torna il giro di vite su "Opzione donna"
Fino all'alba di oggi, 20 dicembre, confronto nella commissione bilancio della Camera, per ora nessun emendamento approvato. I lavori sono rimasti a lungo sospesi per le trattative fra il governo e i gruppi, di maggioranza e opposizione: si riprende nel pomeriggio
ROMA. È terminata oggi, 20 dicembre, all'alba, dopo undici ore, la seduta della commissione bilancio della Camera (foto) sulla manovra, in cui non è stato approvato alcun emendamento.
Nelle ultime quattro ore i lavori sono rimasti sospesi per le trattative fra il governo e i gruppi, di maggioranza e opposizione.
Gli emendamenti dei relatori, spiegano fonti parlamentari, ancora non sono stati depositati.
Il presidente della commissione, Giuseppe Mangialavori, verso le 6.20 ha riaperto la seduta per annunciarne la chiusura.
Alle 13 è convocato l'ufficio di presidenza, poi la commissione tornerà a riunirsi alle 14.
Rischiano quindi di allungarsi almeno di qualche ora i tempi per l'approvazione.
L'obiettivo, spiegano fonti di governo, è chiudere l'esame in commissione oggi intorno alle 17, e in quel caso l'approdo in Aula, previsto alle 13 di domani, potrebbe slittare al pomeriggio.
A quel punto, secondo le stesse fonti, non è esclusa la richiesta di una seduta notturna in Aula a Montecitorio fra giovedì e venerdì.
Il governo offre qualche concessione alla minoranza per evitare l'ostruzionismo e il rischio di non chiudere entro il 31 dicembre, possibile anche la via del voto di fiducia.
Di fatto il governo riscrive ancora la manovra. Cinque emendamenti a firma dell'esecutivo che arrivano nottetempo e un pacchetto dei relatori che si preannuncia della stessa portata di fatto portano la legge di bilancio a raddoppiare, quantomeno per il numero degli articoli.
L'opposizione va all'attacco, nel merito e nel metodo vedendosi, però, in qualche modo costretta a non rompere del tutto il dialogo di fronte al rischio di esercizio provvisorio. Il tutto mentre una serie di norme fuori sacco, spuntate nel pacchetto del governo, non fanno che inasprire gli animi.
Si torna a poter pagare col pos anche un caffè (e sotto i 5 euro non ci sono commissioni nel circuito Bancomat), arriva la possibilità di cambiare il tasso variabile in fisso, si allargano le maglie della rivalutazione delle pensioni per i redditi medi.
Ma spuntano anche regole ad hoc per le intercettazioni e un primo passo sui Lep per l'autonomia. Sono alcune delle novità che prendono forma nella manovra di bilancio alla luce delle modifiche previste negli emendamenti messi a punto dal governo. POS.
Salta il tetto sui pagamenti digitali: è soppresso il limite di 60 euro entro il quale gli esercenti potevano rifiutare transazioni con bancomat e carte.
Si lavora perà a un fondo anche con le banche per mettere in campo ristori per i commercianti: il sistema dovrebbe essere quello dei crediti di imposta.
PENSIONI. Sale dall'80 all'85% la rivalutazione delle pensioni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2000-2500 euro). Ma per quelle più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. E' previsto poi l'innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75, ma solo per il 2023.
OPZIONE DONNA. Non cambia la stretta introdotta in manovra: l'anticipo pensionistico sale a 60 anni, riducibile di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni, ed è solo per tre categorie di lavoratrici (caregiver, invalide almeno al 74% e licenziate o dipendenti da aziende in crisi). ASSEGNO
FAMILIARE E CONGEDO. Per i nuclei con quattro o più figli la maggiorazione mensile forfettaria sale da 100 a 150 euro. Aumenta anche l'indennità del congedo parentale, dal 30 all'80%, per un mese aggiuntivo entro il sesto anno d'età dei figli: possono usarlo entrambi genitori, in via alternativa. MUTUI. Arriva la possibilità di modificare il tasso del mutuo da variabile a fisso. Ma solo per mutui in origine non superiori a 200mila euro e per chi ha un'Isee non superiore a 35mila euro e che non abbia avuto ritardi nei pagamenti.
CUNEO. Sale da 20 a 25mila euro la soglia di reddito entro la quale i lavoratori dipendenti possono beneficiare del taglio del cuneo di 3 punti percentuali. Vale oltre 500 milioni.
REDDITO. Vengono ridotte da 8 a 7 le mensilità per i percettori del sussidio. Per favorire il loro rientro nel mercato del lavoro viene innalzata da 6.000 a 8.000 euro la soglia massima per l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i beneficiari del reddito.
SUPERBONUS. La proroga al 31 dicembre 2022 per poter beneficiare del 110% vale solo per i condomini, ma a condizione che la delibera assembleare che ha approvato l'esecuzione dei lavori sia stata adottata prima del 18 novembre 2022.
IMPRESE. Arrivano altri fondi, pari a 150 milioni per il 2023-26, per la Nuova Sabatini per gli investimenti delle Pmi. Previste anche misure anche a supporto della competitività delle imprese italiane.
SPORT E CALCIO. Per le società sportive i versamenti tributari sospesi per l'emergenza sanitaria possono essere pagati o in un'unica soluzione entro il 31 dicembre 2022 oppure in 60 rate di pari importo, con una maggiorazione del 3%.
SIGARETTE. Rincari più soft per le sigarette (circa 10-12 centesimi in più anziché 20 per un pacchetto) ma stretta sul trinciato, con un rincaro medio di circa 40 centesimi.
EXTRAPROFITTI. La tassa viene applicata solo alle società con almeno il 75% di ricavi da energia. Viene inoltre ridotta al 5% l'Iva sul teleriscaldamento, mentre scende al 10% quella sui pellet.
PARITARIE. Arriva un incremento di 30 milioni dal 2023 del contributo per le scuole paritarie.
APP18. La modifica non è ancora nero su bianco, ma si attende una revisione del bonus per i diciottenni, con un tetto Isee.
ASSUNZIONI. Ondata di assunzioni nei ministeri. Per il Ministero degli esteri è autorizzata l'assunzione di 520 unità. Assunzioni anche per il ministero della Difesa e fondi anche per l'aumento degli organici delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco.
COPERTURE. A garantire coperture, oltre alla stretta sul reddito, anche l'innalzamento al 16% della tassa sull'acquisto delle partecipazioni e dei terreni edificabili (253 milioni) e dalla proroga al 2024 delle concessioni sui giochi (275 milioni in due anni).