Edilizia, rinnovato il contratto trentino di 10 mila operai e impiegati del settore
Trovato l’accordo tra sindacati e associazioni datoriali per i lavoratori edili della provincia di Trento. Ciò garantirà un riconoscimento salariare superiore ai 1.000 euro annui
IL CASO Nessuno vuole fare l'operaio
TRENTO. Sindacati e associazioni datoriali hanno trovato l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo provinciale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili ed affini della provincia di Trento. Il rinnovo interesserà circa 10.000 lavoratori edili - tra operai ed impiegati - in provincia di Trento.
Le parti sindacali - Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil - hanno ottenuto il pagamento in busta paga di due episodi nell'anno solare di "carenza malattia" e il riconoscimento immediato, nella busta paga di febbraio, di un importo "una tantum" pari a 200 euro. Il "premio presenza e professionalità" - sottolineano i sindacati in una nota - è stato inoltre incrementato di 0,17 centesimi per ogni ora lavorata.
Quest'ultimo aumento, da solo, potrà produrre in corso d'anno - calcolando la media delle ore di lavoro ordinarie prestate dagli operai - un guadagno pari a circa 400 euro a lavoratore. Novità importanti anche sul fronte dei lavori di galleria, con il riconoscimento di una indennità aggiuntiva d'avanzamento, con percentuali variabili dal 12 % al 24 % a seconda della distanza dall'imbocco.
Nel complesso, la contrattazione collettiva per il settore edile in Trentino, nel combinato del rinnovo del contratto nazionale sottoscritto il 3 marzo 2022 e del contratto provinciale appena firmato, garantirà a tutti i lavoratori nel corso del 2023 un riconoscimento salariare superiore ai 1.000 euro annui. L'accordo raggiunto avrà durata fino al 30 settembre 2024 e, sottolineano le parti sindacali, non è da intendersi come un punto d'arrivo per la contrattazione territoriale, quanto come base di partenza per rivendicazioni future.