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Hydro Dolomity Energia, le quote "australiane" sono sempre un rebus: acquistarle o no?

Nuovo vertice fra Provincia e Comuni di Trento e Rovereto, che sono soci: nulla di fatto, mentre in Consiglio provinciale si ferma la mozione Kaswalder pro-acquisizione

IL NODO Quel 40% che fa litigare Fugatti e Ianeselli
BILANCIO Dolomiti Energia, 2023 da record: utile netto di 169,8 milioni

TRENTO. Vertice ieri tra i soci pubblici di Dolomiti Energia, il presidente Maurizio Fugatti (Provincia) e il sindaco Franco Ianeselli (Comune di Trento) con la sindaca Giulia Robol (Comune di Rovereto), per discutere della delicata partita che riguarda il diritto di prelazione sul 40% delle quote di Hydro Dolomiti Energia che il fondo australiano Macquarie ha messo in vendita e che vede interessata una cordata di privati, tra cui la Finanziaria Trentina.

Nel confronto è continuata l'analisi dell'opportunità ma anche dei rischi dell'operazione, con il presidente Fugatti, che non vorrebbe perdere l'occasione di riportare in capo al pubblico e quindi a tutti i trentini la società che gestisce le centrali idroelettriche, e Ianeselli, secondo il quale a guidare la scelta deve essere la valutazione economica.

Ieri se n'è parlato anche nella riunione dei capigruppo di maggioranza in cui Fugatti ha invitato a sospendere e rinviare la discussione in Consiglio provinciale della mozione di Walter Kaswalder pro acquisizione delle quote, vista la fase delicata della trattativa.

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