Infrastrutture / La proposta

«Brennero, via divieti e limiti»: mozione bipartisan del Trentino

La proposta di Vanessa Masè è sottoscritta da 33 consiglieri su 35 e sarà presentata al vertice dell’Euregio con Bolzano e Innsbruck di giugno

di Daniele Battistel

TRENTO. Riaprire il ponte di Lueg a due corsie, sospendere il divieto di circolazione notturna per i camion sulle autostrade austriache con la revisione del calendario dei divieti, investire nel potenziamento del trasporto ferroviario e nell'ampliamento della Ro.

La.La mozione di Vanessa Masè della Civica va dritta al punto e rischia di far scatenare fuochi d'artificio alla prossima riunione del Dreier Landtag tra i consigli provinciali di Trentino, Alto Adige e Tirolo, in programma il 12 e13 giugno a Merano. La proposta di Masè è firmata anche da altri 32 consiglieri provinciali trentini (su 35) e sottoscritta anche da Maurizio Fugatti e dai componenti della giunta provinciale: insomma è la posizione dell'intero Trentino. 

Masè, riportando i dati di traffico e di flusso veicolare al Brennero, la più importante arteria commerciale tra Italia e Germania, nel suo testo ricorda l'urgenza di adottare misure concrete per decongestionare il traffico e mitigare gli effetti negativi sull'ambiente, sulla comunità e sull'economia.La mozione sostiene che la rimozione del divieto di transito nelle ore notturne, per tutta la durata dei lavori sul ponte Lueg, rappresenterebbe una soluzione condivisa per alleggerire la congestione durante il giorno. Una gestione più equilibrata del traffico pesante, che permetta il transito anche di notte, contribuirebbe a ridurre la pressione sulle infrastrutture e a ottimizzare la logistica commerciale per entrambe le regioni. 

La sicurezza stradale ne verrebbe avvantaggiata, mentre il traffico verrebbe distribuito meglio lungo le 24 ore. In particolare, questa misura ridurrebbe l'impatto ambientale generato dalla concentrazione del traffico nelle ore di punta, contribuendo a una distribuzione più omogenea delle emissioni di anidride carbonica e azoto lungo la giornata. «Gli studi conseguenti al progetto Brenner Lec hanno dimostrato che la scorrevolezza del traffico abbinata ad una determinata velocità indice considerevoli emissioni.

Nella mozione si sostiene che, pur considerando i pesanti interventi strutturali sul ponte Lueg sia imprescindibile, esistono soluzioni tecniche (per esempio quelle utilizzate dall'A22 per lavorazioni simili sul viadotto di Colle Isarco) che permetterebbero di non compromettere eccessivamente la fluidità del traffico lasciando in funzione le due corsie per molti più giorni rispetto ai 180 calendarizzati da Asfinag, la società che gestisce le autostrade Oltrebrennero.Al di là delle questioni tecniche, la novità politica è la condivisione della linea da parte di (quasi) tutto il Consiglio provinciale. 

«Si tratta diu un segnale politico molto forte nell'unica sede istituzionale che a livello locale possa avere un significato - spiega Vanessa Masè -. Più volte ho portato il tema in Consiglio provinciale, in Consiglio regionale (peraltro all'ordine del giorno della prossima tornata c'è anche una proposta di voto al Parlamento italiano, perché possa continuare l'azione di pressing sull'Austria, ndr), già nel 2021 al Dreier Landtag. 

Nel frattempo la consapevolezza comune è molto maturata con l'aggravarsi dei problemi e la sottoscrizione della quasi totalità dei colleghi è il modo migliore per rappresentare gli interessi trentini: infatti i lavori sul ponte Lueg, se continuerà la modalità attuata dal Tirolo, potranno avere ripercussioni molto gravi sia a livello ambientale che economico: dal settore dell'autotrasporto fino a quello manufatturiero e turistico».

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