Bremmer, Brics troppo eterogenei, non competeranno con il G7
(ANSA) - ROMA, 23 AGO - "I Brics sono Paesi assai diversi fra loro che rendono complicato l'allineamento e la funzionalità del gruppo su diversi fronti, col risultato che l'efficacia delle sue azioni è assai più limitata rispetto a quella del G7". Così alla Stampa il politologo Usa Ian Bremmer. "Il G7 - aggiunge - è un gruppo di Stati democratici ed economie avanzate, nei Brics c'è un po' di tutto. Cina e Russia sono due dittature, India, Brasile e Sud Africa sono democrazie". "La Cina - ricorda - non fa più parte di fatto del Sud del mondo, è diventata il più grande creditore del Sud del mondo e i Paesi cercano pertanto di aver buoni rapporti con Pechino. Così come li cercano con gli Usa e non vogliono che i Brics rappresentino un gruppo contrapposto tale da creare una sorta di guerra fredda. C'è poi l'India che in termini di relazioni con la Cina è la più incerta e da un punto di vista geostrategico è più vicina agli Usa". "Putin - dice ancora Bremmer - non è potuto andare di persona al vertice a causa del mandato di cattura internazionale, questo è un punto a favore del G7". "Finché il dollaro rimane la valuta ufficiale della riserva del pianeta - prosegue - non credo che ci siano rischi per il biglietto verde. I Brics non sono preparati a creare una valuta unica alternativa al momento, ma c'è un chiaro sforzo di limitare l'uso del dollaro come arma. Il grande problema dei Brics è che la globalizzazione non è più così veloce come negli ultimi 50 anni. Quei meccanismi che agevolavano la maggiore integrazione dei Brics col resto del mondo stanno diventando meno efficaci". (ANSA).