Calenda: hanno scelto l'ammucchiata contro e perderanno
(ANSA) - ROMA, 08 AGO - È convinto che il Pd non abbia il "coraggio di rappresentare i socialdemocratici" e sostiene di aver informato per tempo il segretario dem Letta: "Sapeva che non sarei stato nell'alleanza se si fosse siglata con Fratoianni, Bonelli e Di Maio". Così in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', il leader di Azione, Carlo Calenda parla dello strappo con gli alleati. "Il Pd poteva scegliere tra fare l'ammucchiata 'contro' e fare un progetto politico serio, alla fine ha scelto l'ammucchiata contro - evidenzia - e l'ammucchiata contro perderà". Poi, aggiunge: "All'inizio di questo percorso quello che avevo detto a Enrico era che io ero contrarissimo all'idea che entrassero tutti questi e che comunque se li voleva doveva essere in grado di controllarli e governarli - commenta - invece, dal primo minuto questi hanno cominciato a dire: l'agenda Draghi non esiste, i termovalorizzatori non li vogliamo, i rigassificatori nemmeno, Calenda va rieducato". "Questa alleanza - assicura - sarebbe stata l'Unione di Prodi in formato Bonsai". E a proposito di +Europa dice: "Ho pieno rispetto per Emma, per le sue scelte, per quelle di Della Vedova, sono amici, abbiamo condiviso un pezzo di strada insieme, purtroppo a un certo punto non siamo più riusciti ad andare avanti". Sul futuro di Azione, Calenda non esclude un'interlocuzione con Renzi. "Adesso il mio obiettivo principale è far partire la raccolta delle firme e contemporaneamente cercare di avere chiarezza sulla questione del logo". L'alleanza con Italia Viva eviterebbe però la raccolta firme: "Se io andassi con Renzi non ne avrei bisogno - evidenzia - sicuramente ci incontreremo e parleremo". (ANSA).