Casa sfollata per crollo Morandi,ora impatto energetico zero
(ANSA) - GENOVA, 11 AGO - Finiti i lavori di riqualificazione energetica della palazzina di via Porro 6, sfollata dopo il crollo del ponte Morandi. È uno dei primi edifici a Genova e in Italia a impatto ambientale zero grazie a pannelli fotovoltaici, facciate ventilate, pompe di calore e impianti termici solari. L'edificio ospita dodici appartamenti, con una metratura media di 70 metri quadri, pronti a essere abitati entro l'anno. I primi quattro sono destinati agli studenti che risponderanno al bando che Spim, la società pubblica per la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune, ha pubblicato in questi giorni. Nei prossimi mesi finiranno i lavori anche in altre quattro palazzine, tra via Porro e via del Campasso. "Oggi iniziamo un percorso importante - dice il sindaco Marco Bucci - che ci deve portare ad avere un sistema di cittadinanza dove non ci sono ghetti ma dove si vive nel modo migliore. Qui ci saranno studenti, che potranno raggiungere l'università con la metropolitana, e anziani. Ma non si sta lavorando solo al restyling dei tre edifici di via Porro rimasti in piedi dopo l'abbattimento del Morandi: a qualche centinaio di metri da questo stabile si muoveranno nei prossimi mesi nuovi cantieri che porteranno a una totale riqualificazione dell'area sotto il ponte con il Memoriale, il cerchio rosso, il parco del ponte e il totale ammodernamento del quartiere Campasso". "Stiamo portando avanti la rigenerazione completa di questi palazzi attraverso Spim con interventi di efficientamento energetico, l'impiego delle più innovative tecnologie green, con una particolare attenzione alla destinazione sociale per senior housing, ma anche per giovani nuclei familiari e studenti - ha detto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi - gli studenti, in particolare, hanno una grande importanza per dare quella capacità ricettiva alla Val Polcevera fondamentale per la rigenerazione urbana e sociale". Uno degli appartamenti, al quarto piano, è già parzialmente arredato. Il 13 luglio 2018 la coppia che avrebbe dovuto abitarlo aveva appena finito i lavori di ristrutturazione. "Abbiamo lavorato su questo edificio e sugli altri vicini per fare in modo che via Porro non sia una zona dove si transita semplicemente - dichiara Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim - ma un simbolo di innovazione, di un'area che "appartiene" a chi ci abita, e crea opportunità di fruizione a tutti". Sul terrazzo sono stati montati pannelli per l'energia elettrica e per il riscaldamento dell'acqua. "Gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici di Via Porro e Via del Campasso a Genova - ha affermato Donatella Davoli, direttore generale di Iren Smart Solutions - interessano nel complesso 127 appartamenti in 5 caseggiati, resi confortevoli, efficienti e sostenibili grazie alle facciate ventilate, gli isolamenti a cappotto e gli impianti a pompa di calore, fotovoltaici e solari termici. Un simbolo di rinascita, inclusione e futuro a cui Iren Smart Solutions è lieta di avere contribuito con la progettazione e realizzazione degli interventi, oltre che la manutenzione e gestione efficiente degli impianti per i prossimi 10 anni". (ANSA).