Il ritorno di Farwest di Sottile, 'anti-talk' d'inchiesta
(ANSA) - ROMA, 09 OTT - Un approfondimento sull'emergenza infermieri, un'inchiesta sul randagismo e, ancora, il delitto di Avetrana. Da questi temi ripartirà l'11 ottobre Farwest di Salvo Sottile, il programma di Rai 3 in cui, tra reportage e indagine giornalistica, si cerca di far luce su realtà e territori dove lo Stato non arriva, vige la legge del più forte e a pagare sono i più vulnerabili. Appunto, sui 'far west' italiani, dei quali si è parlato anche oggi alla presentazione della nuova edizione del programma a Viale Mazzini, a Roma. "Siamo orgogliosi di essere l'anti-talk, facciamo inchieste in diretta, portando ospiti, non chiacchiere": è così che definisce il suo prodotto Sottile, che ribadisce di aver cooptato una squadra di giovani reporter per "aprire dei mondi e trovare attraverso il lavoro sul campo delle verità che non si conoscono". Nella puntata numero uno è previsto "un viaggio nella guerra tra poveri" negli ospedali, racconta il conduttore, "che spesso sfocia nella violenza. Parlerà per la prima volta la sorella della vittima del caso di Foggia". Poi, il far west dei cani randagi, 358mila in tutta Italia, per capire "chi vuole questi animali e chi non li vuole - prosegue - fin a trovare una giustiziera che va a prendere quelli che maltrattano i cani e si 'vendica'... menandoli". Infine, il delitto di Avetrana attraverso l'intervista a Valentina Misseri, sorella di Sabrina, "che apre una serie di scenari interessanti su questo delitto - racconta Sottile - faremo domande a un ospite in studio, il giallista Sandrone Dazieri che ci darà il suo punto di vista". La promessa è: "non faremo tv morbosa", ma in un contesto in cui "è stata creata una fiction su questa storia - aggiunge - noi non sposiamo tesi, mettiamo sul piatto una serie di ingredienti e sulla base di essi cerchiamo di capire cosa c'è che non torna". (ANSA).