Mito e realtà, la resurrezione de Il Padrino
(di Giorgio Gosetti) (ANSA) - ROMA, 29 GEN - Il 15 marzo saranno passati esattamente 50 anni dall'apparizione sugli schermi de "Il Padrino", film leggendario che fece la fortuna (e la maledizione) del suo regista, l'italo-americano Francis Ford Coppola. Uscito nel 1969 con grande clamore e immediatamente acquistato per il cinema dalla Paramount, il libro omonimo di Mario Puzo aveva attirato l'attenzione di Hollywood ma rischiava di rimanere solo in libreria dopo il disastro economico del film di Martin Ritt, "La fratellanza" che trattava a sua volta di mafia e italo-americani senza salvare la Paramount dal rischio del fallimento. Tra mille incertezze e dopo essersi affidato a un produttore di grande talento commerciale come Albert Ruddy, lo Studio mise in cantiere il progetto nel '71 ma non trovava il regista giusto. Sergio Leone rifiutò per realizzare la sua saga "C'era una volta in America", Sam Peckinpah litigò con la produzione per la sua visione western del racconto, Bogdanovich, Kazan e perfino il veterano del gangster movie Arthur Penn si tirarono indietro. Fu quasi per disperazione e per ragioni economiche che la scelta alla fine cadde su Coppola, semi-sconosciuto ma appartenente alla classe dei "nuovi leoni" come George Lucas e Martin Scorsese. La storia di quel set, iniziato tra mille contrasti e ripetuti sforamenti di budget il 29 marzo del 1971 per 77 giorni complessivi di riprese, è già di suo una leggenda. Coppola prima rifiutò e poi accettò, ma a condizione di poter contare su Marlon Brando e Al Pacino, entrambi bocciati dalla Paramount. La "prima", celebrata con grande fasto mediatico a New York, vide però tutta Hollywood schierata insieme al cast, ad eccezione di Brando che era a Parigi con Bernardo Bertolucci. Era ormai certo che sarebbe stato un successo, l'impatto delle 400 proiezioni-test avevano già fruttato 15 milioni di dollari. Cinquant'anni dopo, con la supervisione del regista, il film torna in sala in tutto il mondo dopo un maniacale restauro costato circa 5.000 ore di laboratorio e la revisione di ogni singolo fotogramma. "Sono molto orgoglioso de 'Il Padrino', che ha certamente definito la prima parte della mia vita creativa" ha detto Coppola. (ANSA).