Tajani, Arabia Saudita attore chiave sulla scena globale
(ANSA) - ROMA, 05 OTT - "Il governo italiano è profondamente impegnato a rafforzare le relazioni con l'Arabia Saudita e con il Golfo. L'importanza di questa regione sulla scena globale, in termini geostrategici ed economici, è evidente. L'Arabia Saudita è un attore chiave e la mia visita a Riad intende riaffermare i forti legami che uniscono i nostri due Paesi". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in missione nella capitale saudita, spiega in un'intervista a Arab News l'importanza strategica del paese del Golfo. "Il nostro obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente le nostre relazioni", afferma Tajani che evidenzia come "la regione del Golfo sta diventando una potenza energetica rinnovabile di importanza strategica sia per l'Italia che per l'Europa, mantenendo nel tempo la sua rilevanza come fornitore chiave in questo settore". In particolare, osserva il titolare della Farnesina, "apprezziamo il grande sforzo intrapreso dall'Arabia Saudita nella transizione verde, investendo nell'energia solare ed eolica e nella riconversione dei combustibili fossili per la produzione di idrogeno. Sono certo che questa strategia garantirà ritorni straordinari nel lungo periodo". Nel frattempo, "l'Italia vuole svolgere un ruolo significativo come hub energetico nel Mediterraneo, diventando il principale fornitore di energia elettrica". E proprio sulle rinnovabili il rapporto con l'Arabia Saudita, già forte sui cardini del made in Italy, è un modello: "L'Italia - evidenzia il ministro - sta già agendo come fornitore di conoscenze e tecnologie per il cammino del Regno verso il Net Zero, dato che molte aziende italiane sono impegnate in una serie di progetti energetici con gli stakeholder sauditi, a partire da Saudi Aramco e Acwa Power". Quanto alla stabilità del governo Meloni ad un anno dal suo insediamento, Tajani si dice fiducioso che l'esecutivo arriverà a fine mandato: "I risultati che abbiamo ottenuto sono stati notevoli. Il nostro obiettivo principale era quello di rafforzare la nostra partnership con Washington, rendere la nostra voce più rilevante nell'arena dell'Ue e infondere nuove energie nelle nostre relazioni con i principali attori del Mediterraneo, del Golfo e dell'Africa. Abbiamo fatto ciò che volevamo. Sulla base del lavoro svolto, continueremo a creare nuovi partenariati volti a forgiare quelle alleanze che sono necessarie per affrontare le sfide del nostro tempo". (ANSA).