È il passo del Brennero la gallina dalle uovo d’oro per i profitti autostradali e da pedaggio.

Lo conferma un’analisi pubblicata dalla Tiroler Tageszeitung, che spiega come sia in costante crescita il traffico lungo l’asse del Brennero, definito «il valico meno costoso delle Alpi». Per la prima volta nel 2015 i tir hanno raggiunto quota 2 milioni, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. In crescita anche il traffico delle automobili che segna un + 3%, raggiungendo quota 12,9 milioni di mezzi transitati sul valico.

Il mese più «caldo» dell’anno è stato luglio, con oltre 178mila passaggi di mezzi pesanti.

I media austriaci mettono in risalto anche i costi ambientali di questo enorme volume di traffico, e spiegano che sono le politiche tariffarie di Sudtirolo e Baviera a impedire un aumento consistente dei pedaggi, in modo da rendere meno appetibile il passaggio al Brennero rispetto agli altri valichi delle alpi. Addirittura, denuncia il quotidiano tirolese, dal primo gennaio di quest’anno il pedaggio al Brennero è diventato ancora più conveniente.
La stessa A22, peraltro, ha comunicato a inizio anno che «per il secondo anno consecutivo, il pedaggio delle percorrenze interne all’A22 (Brennero – Modena) rimane invariato rispetto al 2015 e al 2014».