A22, se le auto vanno piano anche l'inquinamento cala
Meno 10% di NO2 (biossido di azoto). E un aumento dell’8% del numero di veicoli per km, cioè della «capacità» dell’autostrada. In queste due percentuali sta il primo bilancio del progetto «BrennerLec», dove Lec significa «Lower emissions corridor». Un bilancio positivo, hanno spiegato ieri in via Berlino, sede di A22, fornendo alcuni dei risultati del primo anno di sperimentazione, dall’aprile 2017 al marzo 2018.
Il progetto «europeo». Del «BrennerLec» Autobrennero spa è capofila. Gli altri partner sono le Agenzie per l’ambiente di Trento e Bolzano, l’Università di Trento, la bolzanina Cisma srl (specializzata nello studio dell’ambiente) e Idm Südtirol, azienda della Provincia di Bolzano che si occupa di sviluppo e innovazione. È un progetto di valenza europea, con un budget di 4.018.005,00 euro, cui Bruxelles contribuisce con 1.922.722,00. Ed è il primo e unico caso di autostrada in Italia dove è possibile fissare dei limiti di velocità per ragioni di tutela ambientale.
Le misure adottate.
Sono ambiziosi gli obiettivi di BrennerLec, la cui sostanza è sviluppare un «governo» del traffico veicolare in A22 (sono coinvolti direttamente i mezzi leggeri, non i Tir), per ridurre l’impatto negativo su ambiente e salute. Tre le misure adottate: una gestione dinamica della capacità dell’arteria, riducendo la velocità in caso di carichi critici di traffico, anche attivando la corsia di emergenza; la gestione dinamica della velocità massima consentita ai veicoli leggeri, in funzione della situazione attuale e prevista della qualità dell’aria; infine , una gestione integrata dei sistemi di informazione agli automobilisti.
I primi risultati .
Il progetto è pluriennale, fino al 2021, e per la tratta di 20 km tra Egna e San Michele all’Adige prevede una riduzione di circa il 25% per gli NOx (ossidi di azoto) e al 20% per la CO2. Prevede anche una riduzione di 1-2 decibel del rumore. Il risultato del primo anno di sperimentazione, con una riduzione della velocità media di 15 km/h (a 110 , 100 o 90 km), ha registrato una riduzione del 10% di NO2: è il dato fornito ieri da A22, mentre non si è registrato un calo dell’inquinamento da rumore. Le misurazioni sono state condotte per oltre 1.200 ore , attraverso le tre «stazioni» di rilevamento (due tra Egna e San Michele, una fra Trento sud e Rovereto), distribuite nelle diverse stagioni, in giorni e fasce orarie diversi.
La riduzione del traffico fra Trento sud e Rovereto sud è stata sperimentata in una ventina di giornate, quelle a maggiore flusso di traffico, con oltre 3 mila veicoli per ora, come in estate o durante le festività. L’ 8% in più di veicoli per km registrato ha permesso di capire come, riducendo la velocità, oltre che contenere le emissioni (meno potenza uguale e meno stop & go uguale meno emissioni), aumenti la fluidità del traffico e quindi la «portata» di A22, con un minor tempo di percorrenza per pari numero di veicoli.
«I risultati» spiega l’amministratore delegato di A22, Waltert Pardatscher , presentando il primo bilancio assieme al presidente Luigi Olivieri , agli assessori all’ambiente di Trento e Bolzano, Mauro Gilmozzi e Richard Theiner , e al professor Dino Zardi del Dipartimento di ingegneria di UniTn «dipendono anche da dove si misura la qualità dell’aria: in prossimità dell’arteria, dove l’inquinamento è maggiore, i benefici delle misure sono maggiori; a 20-30 metri, le concentrazioni degli inquinamenti sono già sotto i limiti».
La nuova fase del progetto.
Parte ora la seconda fase del «BrennerLec»: estensione del tratto sperimentale della velocità ai fini dell’aumento della capacità autostradale da Rovereto sud a Bolzano nord, per 90 km; potenziamento dell’attrezzatura con nuovi pannelli a messaggio variabile, sensoristica e cartellonistica fissa; e la sperimentazone di riduzioni di velocità più articolate nel tratto Egna-San Michele; l’attivazione temporanea della corsia di emergenza come corsia di transito. «L’informazione dell’utenza è fondamentale» spiega il professor Zardi. L’assessore Gilmozzi evidenza un fatto positivo, tenendo conto che non ci sono sanzioni: «Il 70% degli automobilisti ha aderito alla riduzione dei limiti». «Domani (oggi, ndr) installeremo tredici nuovi sensori allo stato solido per il rilevamento degli inquinamenti: più veloci nel trasmettere i dati in tempo reale e meno costosi delle stazioni fisse» aggiunge Zardi «Anche questa è una sperimentazione in campo».
L’assessore Theiner esprime soddisfazione: «Una riduzione della velocità di soli 15 km porta a una riduzione del 10% del biossido di azoto». Poi, ricorda il contenzioso in corso (la Provincia di Bolzano è sotto infrazione per sforamento dei limiti, ndr): «Il Tar del Lazio, con sentenza dell’8 maggio, impone di adottare misure entro 30 giorni. Con questi dati del BrennerLec, potremo ora supportare le nostre richieste di limitazione al traffico nel Comitato presso la Presidenza del Consiglio».