Intesa a tre per ridurre il traffico sui passi delle Dolomiti - Video
Più mezzi pubblici e meno auto sui passi dolomitici. Trentino, Alto Adige e Veneto hanno dichiarato la loro intenzione di rimanere unite per raggiungere l'obiettivo di ridurre il traffico in quota senza al momento introdurre limitazioni o divieti. «È stato deciso di potenziare tutto il servizio di bus, integrando i collegamenti tra val di Fassa e l'Alto Adige. Rispetto allo scorso anno sono state aumentate le corse anche se al momento non sappiamo ancora quanti turisti arriveranno. Migliorando i servizi contiamo però di ridurre il numero di auto. La grande scommessa è quella di creare una mobilità alternativa, in grado di portare benefici al territorio e di dare al turista la sensazione di vivere la montagna in maniera diversa. Confermiamo la volontà di continuare a lavorare assieme all'Alto Adige e al Veneto, cosa che un anno fa sembrava quasi impossibile», spiega l'assessore provinciale al turismo della Provincia di Trento Roberto Failoni.
L'impegno comune per la gestone dei flussi sui passi è stato presentato ieri mattina a Plan de Gralba nel Comune di Selva Gardena. Oltre all'assessore trentino Failoni hanno partecipato l'assessore provinciale alla mobilità altoatesino, Daniel Alfreider, il vicesindaco di Selva Gardena, Ivo Insam, il sindaco di Livinallongo, Leandro Grones, ed il presidente di Dolomiti Superski, Sandro Lazzari.
«L'obiettivo ha sottolineato nel suo intervento l'assessore Daniel Alfreider è quello di elaborare un progetto complessivo e di realizzarlo passo dopo passo. Nel corso del 2020, a causa della situazione d'emergenza, verranno effettuati i primi passi nel campo della riduzione del traffico e del suo spostamento sui mezzi pubblici. La base per qualsiasi decisione in quest'ambito è rappresenta dal monitoraggio del traffico che fornirà dati, numeri, fatti e valutazioni da parte di esperti del settore».
Più autobus sino alle funivie piste ciclabili
Per poter ridurre il traffico veicolare e motivare i turisti ed i cittadini all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici la Provincia è impegnata nel potenziamento dei collegamenti degli autobus verso sei impianti di risalita presenti sui passi dolomitici. Per la precisione in Val Gardena si tratta delle stazioni a valle delle funivie del Col Raiser, Dantercepies e Ciampinoi, ed in Val Badia delle funivie di Colfosco, Boè ed Arlara. La Ripartizione infrastrutture ed il Servizio strade della Provincia hanno inoltre elaborato uno studio di fattibilità per la pianificazione di tracciati riservati alle biciclette lungo i passi dolomitici. L'obiettivo è quello di ampliare il tracciato stradale dove il traffico è particolarmente intenso per realizzarvi dei percorsi riservati alle biciclette.
Polizia stradale: 75 infrazioni su 220 controlli
Salvatore Atorino, della Polizia stradale di Alto Adige, Trentino e Belluno ha presentato alcuni dati riguardanti i controlli effettuati dalle Forze dell'ordine sui motociclisti nel corso di alcune giornate estive caratterizzate da traffico intenso. Nelle ultime tre settimane sono stati controllati complessivamente 220 motociclisti e sono state rilevate 75 infrazioni, tra le quali eccesso di velocità, sorpassi vietati e modifiche ai mezzi non consentite dalla legge.
Monitoraggio per adottare misure mirate
Dall'autunno del 2019 sono inoltre attive lungo le strade dei passi dolomitici attorno al Gruppo del Sella 24 telecamere collocate in 12 punti nevralgici. «I numerosi dati raccolti dalle telecamere ci forniscono informazioni in merito al tipo di traffico, alla durata delle soste ed alle diverse forme di traffico. I dati vengono registrati e resi anonimi.
Aumento del traffico e dell'inquinamento acustico
Ulteriori dati sono stati forniti anche da un'indagine effettuata nell'estate del 2019 alla quale hanno preso parte oltre 1600 ospiti delle Dolomiti. Il 39% degli intervistati si è espresso a favore di un pedaggio per l'accesso ai passi allo scopo di poter meglio garantire la tutela della flora e della fauna locale; il 18% ha affermato di non essere in grado di esprimere un parere; il 27% ha risposto "forse" ed il 16% era contrario. Gli interpellati hanno definito "più importante" lo sviluppo delle infrastrutture legate al trasporto pubblico ed alla mobilità mediante l'uso della bicicletta rispetto all'uso della macchina privata. Tra i fattori di disturbo il 76% ha menzionato le moto (40% molto fastidioso e 36% spesso fastidioso. Il 71% ha definito fastidiosa la presenza delle macchine (18% sempre 53% spesso).
Prossimi passi
Dopo l'analisi dei dati del monitoraggio 2020 e del 2019 il gruppo di lavoro nel prossimo autunno definirà gli ulteriori passi da adottare per giungere ad una riduzione del traffico veicolare lungo i passi dolomitici. In questa fase del lavoro saranno coinvolte anche le Associazioni turistiche, gli operatori economici e le associazioni per la tutela dell'ambiente.