Rifugisti da tutte le Dolomiti a convegno: «Insegnare ai clienti maggior rispetto per l’ambiente»
Il ritrovo in Primiero, organizzato dalla Fondazione Dolomiti Unesco: lezioni di natura, ma anche confronto fra i «professionisti della montagna»
PRIMIERO. Sono arrivati da Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Alto Adige e naturalmente dal Trentino. È in corso di svolgimento in Primiero, l'incontro annuale rivolto ai gestori dei rifugi dislocati nell'area cuore delle Dolomiti Patrimonio Mondiale organizzato da Fondazione Dolomiti Unesco.
Dal Brenta ai Monfalconi, dalle Dolomiti di Sesto alle Vette Feltrine, sono 66 le strutture ricettive che offrono all'escursionista ristoro e ospitalità nei nove sistemi che compongono il sito Dolomiti Unesco e la quinta edizione dell'appuntamento si svolge a San Martino di Castrozza nella splendida cornice della Val Canali, in collaborazione con il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino e con l'Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi.
Al centro del dibattito la necessità di promuovere una frequentazione più rispettosa delle Dolomiti e il desiderio di far vivere agli ospiti esperienze all'insegna dell'autenticità e della sostenibilità.
I gestori hanno così l'opportunità di confrontarsi sulle problematiche che accomunano chi garantisce questo fondamentale lavoro, non solo di accoglienza ma anche di trasmissione dei valori che hanno consentito alla Dolomiti di entrare nella lista del Patrimonio Mondiale.
Si tratta di un ruolo sempre più complesso, che richiede formazione, scambio di esperienze e confronto, e nella giornata di ieri si è svolto un trekking alla scoperta della Val Canali, per imparare a leggere il paesaggio dolomitico grazie agli interventi di Vittorio Ducoli (direttore del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino), Manuel Corso (direttore dell'Apt San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi) e Luciano Gadenz (guida alpina delle Aquile di San Martino e Primiero).
La giornata si è aperta con il saluto della direttrice Mara Nemela, e un'introduzione su alcuni progetti avviati dalla Fondazione Dolomiti Unesco miranti a promuovere e rafforzare nuove sensibilità e nuove prospettive di frequentazione dei territori, riguardanti l'accessibilità, la valorizzazione delle produzioni locali, il Geotrail e tutte le attività di comunicazione, a partire dalla trasmissione «Noi Dolomiti Unesco» realizzata dal giornalista Giambattista Zampieri.
Ampio spazio poi ai gestori per discutere sul proprio ruolo di presidi informativi e su come proseguire la campagna di comunicazione avviata in questi anni. «A sottoscrivere il sodalizio fra Fondazione e rifugisti - si legge nel sito dolomitiunesco.info - vi è e vi sarà sempre l'intento di sensibilizzare i visitatori ad adottare comportamenti più rispettosi e attenti al contesto ambientale e contestualmente divulgare il ruolo di presidio svolto dai gestori di rifugio, che, fra tante difficoltà, riescono a prendersi cura della