Panarotta, il rogo è ripreso, ancora "bombardamento" di acqua con i Canadair
Stamattina la situazione sembrava sotto controllo, ma nel pomeriggio il vento ha riacceso i focolai sul versante sotto Malga Montagna Granda: i Carabinieri alla ricerca del piromane (o forse sono più di uno)
PANAROTTA. Il vasto incendio che interessa il versante della val di Mocheni della Panarotta, sotto malga Montagna Granda, ha ripreso vigore. Questa mattina le fiamme erano sotto controllo, dopo una intensa giornata di lavoro di oltre 100 vigili del fuoco volontari dei Corpi della Valsugana, ma nel pomeriggio il grande caldo e un vento teso hanno alimentato nuovamente o focolai.
Per questo non sono stati sospesi i voli dei Canadair della Protezione Civile nazionale, che anche nel pomeriggio hanno caricato acqua volando a raso sul lago di Caldonazzo, per scaricare le «bombe» antincendio sul luogo del rogo.
Foto Vigili del Fuoco TENNA
Prosegue intanto anche il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana per risalire all’identità del piromane, o dei piromani. E' chiaro infatti che il rogo è stato appiccato con diverse esche, in diversi punti della zona, ed anche sotto un deposito di legname degli schianti di Vaia.
La zona inoltre è già stata teatro di incendi dolosi: l'anno scorso le fiamme erano divampate in località Tingherla, a poca distanza da dove è accaduto sabato. E una settimana prima era toccato ad un’altra zona della Val dei Mocheni.