Un altro giorno di emergenze sulle piste del Trentino, gli esperti: «Troppi sciatori non rispettano le regole»
Una trentina gli interventi di soccorso il 10 gennaio, in qualche caso si è trattato di codici rossi con trasporto degli infortunati al Santa Chiara. Nuovo appello alla prudenza, al rispetto delle regole e a un impegno proporzionale alle proprie capacità tecniche e atletiche
ESPERTO “Fermatevi quando siete stanchi. Ecco le fasce orarie più a rischio”
ANALISI Un quarto degli incidenti con gli sci in Italia avviene in Trentino
ALLARME In caso di infortunio lo smartwatch può salvarti, ma sono troppi i falsi allarmi
TRENTINO Il caldo anomalo mette a dura prova gli operatori nel settore sci
TRENTO. Le vacanze di Natale sono alle spalle, ma anche oggi sulle piste da sci, malgradfo la minora frequentazione, si sono registrati numerosi interventi di soccorso.
Non si raggiungono i picchi di alcune giornate "roventi" del periodo di festa (fino a un centinaio di interventi in una sola giornata), ma anche oggi si sono registrate una trentina di emergenze, in qualche caso si è trattato di codici rossi con trasporto degli infortunati in ospedale.
Oggi, 10 gennaio, i soccorritori sono stati chiamati in azione, a più riprese, sulle piste del Primiero, in Campiglio, alla ski area Polsa San Valentino (Brentonico), nella zona di Folgarida Marilleva, in val di Fassa, sulla Paganella, sui tracciati del Lusia, al passo San Pellegrino-Falcade (Belluno), sui percorsi di Folgaria.
Anche le piste dei comprensori di Folgaria e Lavarone sono state prese d'assalto nel periodo natalizio, nonostante in certe giornate dominate dall'umidità e da temperature prettamente primaverili, le neve non abbia presentato le caratteristiche ideali di compattezza e di spessore. Le festività hanno di fatto sancito la buona offerta turistica dell'Alpe Cimbra, sorretta anche da un organizzazione invidiabile per quanto concerne i soccorsi sulla neve.
Un primo bilancio della stagione sciistica lo si può considerare positivo.
«Non solo soccorso ma anche didattica, consigli, spiegazioni, accompagnamento», dicono i vari soccorritori che in questi quindici giorni hanno svolto un lavoro davvero eccezionale, per non dire indispensabile. Sono stati molti gli interventi effettuati da carabinieri e da polizia di Stato per il soccorso degli sciatori: «Moltissimi interventi dovuti principalmente alla disattenzione degli sciatori, spesso alla non osservanza delle regole che comunque esistono e che devono essere messe in atto e rispettate».
Altro punto sottolineato è quello di indossare possibilmente il casco. «La legge prevede l'obbligatorietà di portare il casco fino a 18 anni per i praticanti dello snowboard, sci alpino, telemark e slittino. Questa norma dovrebbe essere estesa a tutti gli sciatori: il casco è una valida protezione soprattutto nelle cadute ad alta velocità e negli scontri. Spesso salva la vita» ricordano i soccorritori.
Poi c'è l'assicurazione, che è obbligatoria, è uno strumento che permette di sciare in tranquillità che non solo protegge il titolare ma anche gli altri sciatori che vengono coinvolti nell'incidente. Sugli Altipiani la si può sottoscrivere, costa 2,5 euro, quando si fa lo ski-pass.Moltissimi sono stati gli interventi per contusioni, lesioni e fratture. Per fortuna, grazie anche ad una gestione intelligente ed oculata da parte delle Forze dell'ordine, sono diminuiti gli interventi gravi.
Nel comprensorio di Folgaria durante le festività e nei week-end operano anche i volontari dell'Associazione Fissa di Verona, mentre a Lavarone i soccorritori dell'Alpe Cimbra. È un ulteriore tassello che permette agli utenti delle piste di sciare in tranquillità ben sapendo che in caso di incidente i soccorsi saranno qualificati ed altamente professionali.
Da segnalare la presenza degli infermieri specializzati che utilizzano l'auto medica di stanza baricentrica a Carbonare. Non mancano mai i volontari della Cri degli Altipiani, impegnati 24 ore su 24 nel supportare con ambulanze, tecnologie e capacità interpretative chi si infortuna sugli sci. «Avere dei soccorsi qualificati, celeri, e sempre attivi sul luogo per la nostra località è senz'altro un biglietto da visita positivo. A tutti i soccorritori va il grazie mio e quello dei gestori degli impianti di risalita dell'Alpe Cimbra», ci dice Ivan Pergher, presidente dello Ski-Pass.
Per sciare in sicurezza molto dipende soprattutto da se stessi. Spesso chi scia, non sempre è consapevole delle proprie capacità, ed appena si riesce a scivolare ci si crede di essere dei novelli campioni.
Fondamentale è il rispetto delle regole e a questo sport ci si deve avvicinare con umiltà e voglia di imparare.