Tom Arent van de Plassche, l'olandese "trentino" tradito dalla montagna che amava e difendeva
Ha perso la vita domenica sull’Ortles, a soli 25 anni: si era trasferito qui per amore delle vette, atleta di trail running e scialpinismo, attivista ambientalista
TRAGEDIA Muore a 26 anni, Tom era un grande sportivo e amante della montagna
INCIDENTE Scivola in un canalone, ferito sul Plische
CALISIO Dolore immenso per la morte di John Sebastian Floriani
TRENTO. Il cuore del giovane olandese Tom Arent van de Plassche ha smesso di battere troppo presto, sulle sue amate montagne, a soli 25 anni. Tom, classe 1999 originario di Rotterdam si era trasferito da qualche tempo a Trento, dove conviveva con la sua compagna Sofia Farina, importante firma di una testata online dedicata alla montagna, con cui condivideva le sue più grandi passioni.
Insieme facevano parte del team di Pow - Protect Our Winters Italia, progetto nato per proteggere e tutelare l’ambiente oltre che portare avanti un’iniziativa di sensibilizzare e divulgazione, cosa in cui lui credeva profondamente.
Grandissimo appassionato di montagna così come di sport estivi e invernali, Tom lavorava alla Salewa store di Bolzano, avendo scelto una strada a lui affine, rimanere nel suo «campo» ma nell’ambito della vendita.
Il Trentino era subito diventato «casa» per lui, territorio che lo aveva subito saputo accogliere, coinvolgendolo nelle attività sportive che lui amava praticare. Fra tutti non soltanto lo scialpinismo e le escursioni in quota ma anche il trail running e la corsa in montagna, dove - tra l’altro - aveva ottenuto grandi risultati, salendo sul gradino più alto del podio sia alla mezza maratona Lake Garda nel 2022 che all’undicesima edizione del «Sentiero 618» a Vallelaghi.
Il venticinquenne faceva parte inoltre del gruppo Run Trento dedicato non solo alla corsa amatoriale ma anche all’organizzazione di eventi legati a questa disciplina, dove lui veniva spesso coinvolto nell’organizzazione come speaker e moderatore, con ospiti di fama internazionale.
«Da anni mi impegno costantemente per la preservazione dei nostri ambienti naturali - così si descriveva il 25enne sul sito di Pow - Essendo atleta e grande amante della montagna, Pow mi offre la piattaforma perfetta per coinvolgere più persone possibili nella sfida contro la crisi climatica. Come responsabile della Athletes Alliance aiuto gli atleti a far sentire la loro voce e a combattere per la protezione dei nostri inverni».
Il giovane era particolarmente attivo a livello sociale, in quanto attivista ambientale: la sua perdita lascia un profondo vuoto e dolore nel cuore di chi lo ha incontrato. «Una persona molto cara che ora non c’è più», dice commossa Giorgia, un’amica.
Ad esprimere il suo cordoglio, a nome dell’azienda, Heiner Oberrauch, fondatore e presidente di Oberalp: «Era entrato da pochi mesi nella nostra famiglia, lo avevo solo conosciuto di vista. Era una persona competente, e nonostante fosse arrivato da poco in negozio, avevo subito intuito il suo amore e la sua grandissima passione per la montagna. Era un ragazzo molto sportivo, questa notizia, che abbiamo appreso da poco, ci tocca profondamente. Ci stringiamo intorno al dolore dei famigliari».