Gestione degli orsi, per l'Enpa "timidi segnali", ma "anni di latitanza sulla prevenzione"
L’associazione animalista attacca i sindaci trentini: «Non hanno fatto niente per anni». E sui cartelli della Provincia «speriamo non sia come per i cassonetti, annunciati ma ancora latitanti»
FORESTALE "Il problema sono i cassonetti dei rifiuti"
DIFESA Ecco come funziona lo Spray anti-orso, legale in vari Paesi
CONSIGLI Cosa fare nel bosco per evitare gli incontri con l'orso
PARCO «Orsi pericolosi solo nello 0,8 % dei casi»
AVVISTAMENTI “Non inseguite mai l'orso”
VIDEO L'orso di notte, questa volta a Commezzadura
TRENTO. "I sindaci del Trentino, insieme con la Provincia autonoma di Trento, sono i principali responsabili per gli errori commessi nella gestione del rapporto tra uomini e orsi. Poco o nulla è stato fatto in questi ultimi anni sul fronte della prevenzione e delle campagne di informazione, fondamentali, come dimostrato dal mondo scientifico, per migliorare la nostra relazione con i plantigradi e, più in generale, con tutte le specie selvatiche". Lo afferma, in una nota, l'Ente nazionale protezione animali (Enpa).
"L'iniziativa della Provincia, che ha dato il via libera al posizionamento di 5mila cartelli informativi, rappresenta finalmente un primo, timido segnale di apertura rispetto alla prevenzione, anche se si tratta di una misura ancora insufficiente. Il nostro auspicio è che i cartelli non subiscano lo stesso destino dei cassonetti, annunciati urbi et orbi ma ancora latitanti in molti territori della provincia. Oltre ad informare, i cartelli dovrebbero avere natura prescrittiva, vietando l'accesso alle zone frequentate da orsi, soprattutto tra le 18 e le 10 dell'indomani", conclude Enpa.