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Palù del Fersina, raffica di delibere per spendere i milioni del PNRR prima della fine dell'anno

L’ex canonica a Stefano diventerà spazio pubblico, mentre a Palù nascerà la Casa Arca delle Lingue. Poi tanti soldi per i privati per affittare le case ai turisti

di Giorgia Cardini

PALU’ DEL FERSINA. Pioggia di determinazioni e delibere tra il 23 e il 24 dicembre scorsi per mandare avanti il progetto "La forza della minoranza: rinascita di un borgo di matrice germanica a sud delle Alpi" che sta portando a Palù del Fersina e dintorni 20 milioni di euro finanziati col Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

La novità più rilevante arriva dal Servizio opere civili della Provincia e riguarda l'ex canonica in località Stefani - Lenzi, che verrà riconvertita in edificio pubblico a disposizione della comunità. Nel corso del tempo, da canonica la struttura è stato trasformata prima in caseificio, poi in caserma durante la guerra e quindi in scuola materna negli ultimi anni. Il progetto di fattibilità tecnico economica approvato per una spesa complessiva prevista di 1.139.000 euro, di cui 815.000 per lavori, prevede l'aggiunta di un nuovo volume sul lato della facciata più esposta per creare uno spazio esterno coperto, un piccolo palco per eventi o spettacoli. Negli spazi interni sarà eliminato il solaio del piano sottotetto realizzando una sala conferenze a doppia altezza al livello superiore in grado di ospitare 50-60 persone, mentre al livello inferiore si realizzerà una sala da musica per gruppi locali, oltre a una piccola sala registrazioni con relativi spazi accessori.

Un altro progetto di fattibilità tecnico-economica, sempre approvato dallo stesso Servizio provinciale, riguarda la ristrutturazione edilizia di un immobile nella stessa località, di proprietà del Comune di Palù del Fersina, costruito dopo il 1939 e originariamente a destinazione abitativa: diventerà la Casa della valle dell'Arca delle Lingue, luogo di conservazione, di rinascita e di confronto tra lingue, popoli e culture. Gli obiettivi dell'Arca definiti da Trentino School of Management sono rivitalizzare Palù e tutta la valle dei Mocheni connettendo gli aspetti linguistici, storici, paesaggistici, antropologici, culturali e gli elementi di diversità e autonomia del territorio.

Le funzioni richieste per la Casa sono la realizzazione di due sale espositive per allestimenti e installazioni, un piccolo punto informativo e di vendita e i servizi igienici.Il progetto prevede, nel complesso, la ristrutturazione dell'intero edificio con una parziale demolizione e ricostruzione, la sopraelevazione del piano sottotetto e un ampliamento nella parte interrata. Le due sale espositive sono previste al piano seminterrato e al piano terra. Il volume più piccolo adiacente al piano terra verrà destinato all'ingresso principale con biglietteria, punto informazioni e copertura a terrazza, aperta al pubblico. Nel sottotetto si prevede la realizzazione di una ulteriore piccola sala che affaccia sul piano terra, grazie alla demolizione di una parte di solaio e la realizzazione di una doppia altezza. Esternamente, è previsto per il piano terra e il sottotetto l'utilizzo di un rivestimento in legno di larice a doghe verticali, mentre la struttura sarà ricoperta con un rivestimento in doghe di larice. Il costo previsto, in questo caso, è di 410mila euro di cui 305mila per lavori.

Infine, dal servizio Urbanistica e tutela del paesaggio sono state licenziate dieci determinazioni per la concessione di contributi relativi ad altrettanti progetti di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale a fini di ospitalità diffusa, tramite opere di risanamento conservativo di immobili e baite: 200.000 euro ciascuno andranno a Helma Niederstatter, Martin Toller, Adolfo Toller, Nadia Toller, Renata Tassainer e Diego Moar; 194.483,84 euro sono stati assegnati a Mario Clementel; 184.199,99 euro a Franco Iori; 124.666,21 ad Alessandro Ferrari e 58.440,09 euro a Tomas Pincigher.

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