Cgil, Grosselli in pole position per il posto di Ianeselli alla guida del sindacato trentino
Domani, lunedì, Franco Ianeselli dà le dimissioni da segretario della Cgil del Trentino per candidarsi a sindaco di Trento. I vertici del sindacato di via Muredei erano stati allertati su questa eventualità, anzi si erano già trovati in una situazione simile nell’estate del 2018, quando si parlò di Ianeselli come di un possibile candidato alla presidenza della Provincia per il centrosinistra autonomista, proposta che lui stesso declinò.
La procedura per la successione è già stata individuata e si prevede relativamente rapida. La segreteria confederale resta operativa anche con due componenti: Manuela Faggioni Sella, che da segretaria organizzativa avrà il potere di firma, e Andrea Grosselli. Entrambi hanno dato la disponibilità per sostituire Ianeselli come segretario provinciale. Altri candidati potrebbero emergere. Grosselli, tuttavia, sembra in pole position per la successione per la sua maggiore conoscenza dei settori, dei servizi e dei vari dossier su cui lavora il sindacato.
Lo statuto prevede che entro novanta giorni si riunisca l’assemblea generale della Cgil, cioè il direttivo allargato a rappresentanti del mondo del lavoro. All’ultimo congresso di Rovereto del novembre 2018, sono stati eletti 70 componenti del direttivo e altri 28 componenti dell’assemblea generale, che risulta così composta da 98 persone.
La distinzione tra i due organismi nasce a livello nazionale, perché in genere i direttivi delle Cgil territoriali sono composti in maggioranza da funzionari e solo da una minoranza di lavoratori della produzione. Perciò si è introdotta l’assemblea, dove i membri in più vengono tutti dalla produzione. In Trentino questo problema non si porrebbe perché nel direttivo il 50% sono funzionari e il 50% lavoratori della produzione. Nell’assemblea generale trentina quindi i lavoratori del territorio sono maggioranza.
La proposta del nuovo segretario viene avanzata dalla segreteria uscente, sentito il gruppo dirigente allargato, cioè i segretari delle categorie e i responsabili dei servizi, che peraltro nella Cgil trentina si vedono ogni settimana. A quel punto va coinvolto il nazionale, cioè il segretario organizzativo della Cgil Nino Baseotto, che a sua volta incontra le categorie. Poi si passa al voto in assemblea.
I tempi però in questo caso dovrebbero essere brevi, si dovrebbe arrivare cioè al nuovo segretario o segretaria entro un mese. Si tratta infatti di una situazione straordinaria in cui il segretario lascia non a scadenza naturale, ma anche di una possibilità che era stata messa in conto, tanto che la Cgil nazionale era stata già allertata. Quindi il gruppo dirigente allargato dovrebbe individuare il candidato o la candidata entro la prossima settimana, per poi incontrare il nazionale nel giro di una decina di giorni.
Il dibattito naturalmente c’è, ma già nell’ultimo congresso del 2018 alcune tradizionali divisioni in correnti nella Cgil del Trentino era state superate. A maggior ragione quindi, si dice in via Muredei, l’attuale situazione trentina consiglia senso di responsabilità: non è il momento delle divisioni, si dice.
Ianeselli è dipendente della Cgil (la busta paga messa sul sito vede un netto mensile di 2.182 euro). Con la candidatura a sindaco risulterà distaccato come tutti i lavoratori che si candidano ad una carica politica. Ma lui ha già fatto sapere che in ogni caso non tornerà a fare il dipendente della Cgil: non sarebbe rispettoso, dice, la Cgil non è un porto di mare.