Ombelico in vista, stop a scuola Ma parte la «resistenza» in rete
Un’autentica ribellione che corre in rete: a scatenarla, da Toronto, una studentessa diciottenne che non ha accettato il diktat della preside della scuola che frequenta.
Tutto è nato da un intervento della dirigente scolastica, che ha censurato l’abbigliamento della ragazza, considerato «non adeguato» all’ambiente scolastico. Alexi indossava un top, che non copriva pancia e ombelico.
La ragazza non l’ha digerita e ha lanciato la sua campagna. In rete, ovviamente. Prima con un post su Facebook, poi il rilancio via Twitter, con tanto di hashtag #croptopday.
#CropTopDay #StandInSolidarity pic.twitter.com/kslOIVppvq
— Alexi Halket (@IXELAmusic) 27 Maggio 2015
Il suo messaggio? «Sono libera di indossare un top e mostrare l’ombelico anche in classe. Se ti disturba è un problema tuo».
L’hashtag ha subito «sfondato» ed è partita la catena di condivisioni e retweet.
Il giorno dopo, a scuola, le ragazze in top erano almeno in duecento!