Un terzo delle persone confonde i giorni della settimana
«Pensavo fosse mercoledì invece siamo già a giovedì». Frasi come questa sono sin troppo comuni per non suscitare la curiosità degli psicologi sui meccanismi che «ingannano» la nostra mente. Perdere il conto dei giorni della settimana, infatti, è frequente e non dipende dall'età. Al punto che capita di farlo a oltre un terzo delle persone.
A correre meno il rischio di esser confusi sono il lunedì e il venerdì, dotati di una sorta di «identità» che li rende più distinguibili. A dirlo è uno studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica internazionale «Plos One» che spiega perché è così facile confondersi, in particolare, tra gli infrasettimanali.
Ricercatori inglesi delle università di York, Lincoln e Hertfordshire hanno chiesto a volontari partecipanti allo studio quali parole sono più fortemente associate a determinati giorni. Ne è emerso che lunedì e venerdì hanno le rappresentazioni mentali più forti: il primo è legato a termini negativi come «noioso» e «stanco» e il secondo a parole positive come «libertà» e «partire». Martedì, mercoledì e giovedì, invece, sono meno caratterizzati e ciò li rende più confondibili, cosa che ha fatto ben un terzo dei partecipanti. E anche chi non li ha confusi, ci ha messo più tempo a individuarli.
Anche le canzoni possono contribuire a spiegare questi risultati, come suggerisce Rob Jenkins del Dipartimento di Psicologia presso l'Università di York nel Regno Unito. «Uno dei motivi per cui i giorni infrasettimanali evocano un minor numero di associazioni - chiarisce - potrebbe essere legato a quanto raramente si verificano nel linguaggio naturale, fornendo così minori opportunità per formare le associazioni. Per esempio, abbiamo una grande varietà di canzoni pop che fanno uso di lunedì e venerdì, mentre sono raramente utilizzati i giorni infrasettimanali».
Per verificarlo non bisogna sforzarsi troppo. Il lunedì lo si trova già nel titolo di canzoni dei Duran Duran, Vasco Rossi, Verdena, Niccolò Fabi e Samuele Bersani, mentre Cure, Genesis, Fabri Fibra, Max Pezzali e Guccini hanno preso spunto per i loro componimenti dal giorno dedicato a Venere.