Esoscheletro tecnologico motorizzato e con telaio in carbonio contro le paralisi
Uno scheletro tecnologico, motorizzato e con un telaio in carbonio e alluminio, per ridare la possibilità di alzarsi autonomamente e tornare a camminare a chi è diventato paraplegico. La speciale «armatura» è stata presentata oggi a Firenze dagli specialisti dell’Istituto Prosperius (Benedetta Bigazzi, Marco Caserio, Paolo Milia) che hanno mostrato la più recente versione operativa dello speciale esoscheletro: il modello Ekso 1.2.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito della sezione tecnologia e innovazione della manifestazione Confindustria Firenze per Expo 2015 realizzata nella Casa dell’Eccellenza, all’interno dell’ex tribunale di piazza S. Firenze. Protagonista della dimostrazione Tiziana Furiosi, pesarese, 47 anni, da 8 paralizzata alle gambe a causa di una lesione al midollo spinale. Ex infermiera e istruttrice di fitness, oggi fa parte della nazionale di rugby paralimpici e, grazie al robot Ekso 1.2 in dotazione al centro di riabilitazione Prosperius di Umbertide (Perugia), ha potuto di nuovo alzarsi in piedi e camminare.
Prosperius, è stato ricordato, è stata la prima struttura sanitaria in Europa a dotarsi di esoscheletro nella riabilitazione, per lo più di atleti e calciatori. L’esoscheletro è un’armatura stilizzata che si indossa facilmente. Sofisticati sensori stimano la forza muscolare residua del paziente e un software traduce i dati in movimento delle gambe. Tutto funziona grazie a un motore elettrico posto sulla schiena alimentato da batterie con 4 ore di autonomia. «È stata un’esperienza bellissima dopo anni in carrozzina rimettere i piedi per terra - ha ricordato Furiosi - mi è parso incredibile. Muovere i primi passi è stata una liberazione, una resurrezione».
«In un prossimo futuro - ha detto il neurologo Milia - avremo esoscheletri domestici utilizzabili nella vita quotidiana a un prezzo finalmente accessibile, non più di un’utilitaria». Gli attuali modelli hanno in effetti costi per i più proibitivi, circa 100-150 mila euro, e momentaneamente sono dunque disponibili solo nelle cliniche specializzate.