A Mantova il «cotechino pride» contro l'allarme dell'Oms

Centinaia di persone hanno partecipato, oggi pomeriggio a Mantova, al Cotechino pride, l’iniziativa di Confagricoltura per protestare contro «l’allarme lanciato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, sulla pericolosità» per la salute del consumo di carni rosse, in particolare di quelle lavorate.

Oggi in molti sono arrivati alla loggia del grano, nel cuore della città, per degustare una fetta di cotechino, il saporito salume cotto, re delle tavolate di Capodanno. L’iniziativa ha avuto il patrocinio della Lega per la lotta ai tumori a cui è stato  devoluto il ricavato. Alla fine sono stati cucinati e distribuiti ben tre quintali di cotechini.

«Questo - ha  detto Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova - è la risposta più efficiente all’ immotivata apprensione generata dall’indagine dall’Oms per niente rappresentativa del contesto italiano». Alla manifestazione era presente anche l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava: «Se la carne rossa è consumata senza esagerare non fa male - ha detto -. Fa rabbrividire l’idea che l’Oms lanci messaggi errati su temi così delicati come l’ alimentazione e il pericolo dell’insorgenza di malattie perchè oltre a creare un allarmismo infondato alla fine danneggia la filiera delle carni rosse e credo che nè le carni bovine nè quelle suine possano, in questa fase di mercato, permettersi ulteriori rimbalzi negativi».

In piazza tra chi ha assaggiato il cotechino anche numerosi militanti della Lega con tanto di bandiere del Sole delle Alpi, «per difendere - ha sottolineato Fava - un grande protagonista della tradizione gastronomica padana».

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