Con fondi cinesi la Zecca di Stato diventerà un hotel di lusso
L'antico Palazzo del Poligrafico dello Stato diventerà un hotel extra-lusso con 200 stanze esclusive, ristoranti, piscina, Spa, giardino interno, vista (dalla terrazza) su Villa Borghese. Ad aggiudicarsi uno dei palazzi più imponenti di Roma è stato il gruppo cinese Rosewood controllato dalla New World China Land quotata a Hong Kong che fa capo alla famiglia Cheng. La società del dragone ha avuto la meglio su
agguerriti concorrenti occidentali dei quali si era favoleggiano nei mesi scorsi. La notizia dell'intesa è stata data oggi da Cdp Immobiliare proprietaria del palazzo attraverso Residenziale Immobiliare controllata al 75% dalla stessa Cdp Immobiliare e partecipata al 25% dal gruppo Fratini.
Il palazzo, come molti di quelli costruiti a Roma dal governo sabaudo a cavallo fra '800 e '900, ha il fascino inquietante del palazzo del potere, immenso, solido, non estraneo al lusso. La sua costruzione iniziò nel 1914, interrotta durante la guerra, venne ripresa nel 1925 per farne la sede della Regia Officina Carte Valori, poi diventato Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Oltre all'hotel, Rosewood realizzerà 50 residenze di lusso utilizzando un totale di 26.000 metri quadri complessivi dell'edificio. I restanti 28.000 metri quadri, rimarranno a Cdp Immobiliare e saranno destinati ad Uffici e residenze private. Dopo la sigla dei contratti definitivi, inizieranno i lavori di ristrutturazione dell'immobile che, si prevede, dovranno essere ultimati entro il 2018.