Vaccini, sanzioni attenuate Si vota la legge sull'obbligo

Via libera dalla Commissione igiene e sanità del Senato al decreto vaccini, su cui il governo ha posto la fiducia.

Oggi l'approdo in Aula a Palazzo Madama.

Durante la seduta notturna la Commissione ha approvato, tra gli altri, l'emendamento che prevede l'istituzione dell'Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani, e un emendamento che prevede vaccinazioni anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici.

Su quest'ultimo si attende, però, il parere della Commissione bilancio che arriverà oggi prima dell'approdo in Aula.

L'obbligo, rispetto al testo inizialmente proposto dalla minsitra Beatrice Lorenzin scende da dodici a dieci vaccini, mentre, anche su pressione di molte Regioni, è stato attenuato l'impianto sanzionatorio per i genitori che si rifiutano di far fare ai figli una o più vaccinazioni.
Esclusa anche l'iniziale previsione che gli obiettori possano rischiare anche la eprdità della patria potestà.

Restano comunque l'esclusione da asili e materne per i bimbi non vacinati, mentre nella scuola dell'obbligo scatteranno dunque sanzioni pecuniarie.

Tra le altre modifiche apportate in Commissione, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A queste, poi, se ne aggiungono altre 4 "consigliate" attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.

Tra gli emendamenti approvati nei giorni scorsi, uno prevede la possibilità, per i medici, di somministrare i vaccini in farmacia.

Sabato scorso una manifestazione nazionale dei comitati contro l'obbligo esteso si è svolta a Pesaro.

Fra chi si oppone al decreto governativo si contesta la necessità di estenedere l'obbligo per altri sei vaccini oltre ai quattro già presenti, a fronte di una situazione critica che riguarda soltanto la malattia del morbillo, si chiede una maggiore attenzione agli effetti collaterali, l'esclusione di vaccini che contengono adiuvanti pericolosi (come l'alluminio), la possibilità di scegliere l'inoculazione di un singolo vaccino - nell'ambito di un programma sanitario più aderente alle condizioni di ogni singolo bimbo - evitando l'ormai diffuso impiego di prodotti polivalenti che contengono in una unica fiala quattro o sei vaccini diversi. Si fa notare, inoltre, che in molti Paesi europei, che rpesentano una copertura vaccinale soddisfacente, non vige l'obbligo ma la sola raccomandazione accompagnata da precise informazioni alla cittadinanza da parte delle autorità sanitarie.

Da parte del ministero della salute si osserva, invece, che il quadro in Italia è preoccupante per la crescita die casi di morbillo ma anche per quanto riguarda altre malattie contagiose e si considera l'obbligo generalizzato come l'unica strada per elevare la percentuale di persone protette.

 

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