Casa-lavoro con la bici elettrica, la Provincia finanzia le aziende
La Giunta provinciale calca il pedale delle bici elettriche, stanziando le prime risorse - 100 mila euro per il 2018 - per incentivarne l’uso nel tragitto casa-lavoro. Alle imprese coinvolte sarà chiesto si sottoscrivere una vera e propria convenzione per aderire al progetto «Mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro con e-bike». L’impresa sarà quindi chiamata, stabilisce il testo della convenzione, «ad adottare ogni iniziativa utile utile e ogni ragionevole sforzo per promuovere l’utilizzo, da parte dei propri dipendenti negli spostamenti casa-lavoro, di veicoli a basso impatto ambientale, in particolare e-bike». In concreto, l’impresa si impegna «a predisporre un progetto di mobilità sostenibile che descriva le diverse azioni che l’impresa stessa intende mettere in atto».
E sarà la stessa impresa «ad acquistare un numero minimo di 1 e-bike da assegnare ai propri dipendenti che ne faranno richiesta, per un periodo minimo annuale rinnovabile». Lo schema di convenzione stabilisce che ad ogni dipendente può essere assegnata una sola e-bike. E tale assegnazione «è condizionata all’utilizzo della e-bike da parte del dipendente per almeno il 20% dei propri spostamenti casa-lavoro e prevede la possibilità di un utilizzo anche per percorsi diversi e in giornate lavorative». Insomma, se il dipendente monterà in sella all’e-bike anche per fare la spesa al supermercato o una scampagnata nel dì festivo, nessun problema. Anzi. Il contributo della Provincia è pari al 50% del costo di acquisto delle e-bike, fino ad un massimo di 1.000,00 di contributo per ogni mezzo, e sarà calcolato sul costo di acquisto dell’e-bike, ridotto della quota di compartecipazione del dipendente.
La Provincia ha stabilito inoltre che il contributo totale massimo per ogni impresa sia pari a 50 mila euro. L’impresa dovrà impegnarsi a far sostenere al dipendente assegnatario «una quota dal 10 al 30% del costo per l’acquisto ed a concedere una rateizzazione del versamento di tale quota, senza interessi e con un numero minimo di 6 rate mensili», ovviamente se il dipendente la richiederà. L’azienda dovrà pure vigilare sull’utilizzo della e-bike per un periodo di almeno un anno dall’assegnazione, fornendo una relazione alla Provincia. Il sostegno alla diffusione dell’uso di e-bike è tra le iniziative previste dal Piano provinciale della mobilità elettrica, approvato in settembre, che come primo obiettivo ha la riduzione delle emissioni di gas serra, dei consumi energetici e delle emissioni atmosfera attribuiti al sistema dei trasporti. A fare da battistrada, nelle scorse settimane, sono state tre aziende della Val di Fiemme - BioEnergia, Eurostandard e Fiemme 3000 - che hanno dato il <+corsivo>la<+testo> alla rivoluzione della mobilità in valle, acquistando le bici elettriche per i propri dipendenti, che hanno l’obbligo di usarle, meteo permettendo, per raggiungere il posto di lavoro.
La Provincia ha anche incaricato l’ufficio stampa di avviare una campagna di sensibilizzazione e informazione per lo sviluppo della mobilità elettrica, stanziato 20 mila euro.