La moda per lui: tutte le novità di Pitti Uomo
Il nuovo gentleman proposto a Pitti Uomo N.93, al via il 9 gennaio, è un signore dall’età indefinibile, dalla pelle curata e dai bicipiti allenati, che possiede un acuto senso dello stile, moderato da una rilassata discrezione. Il giovane signore sceglie di preferenza capi evergreen, dalla silhouette decontratta, come la giacca maglia di Paoloni completamente sfoderata, in lana «smacchinata» e calata e jersey con armature decise. Oppure opta per uno stile raffinatamente sportivo, nell’accezione anglosassone del termine stile però.
Il nuovo gentiluomo guarda ai dettagli rubati allo sportswear, al gusto artigianale ma tecnico. Ma è anche un cliente attento alla qualità dei tessuti. Il suo guardaroba riflette le inclinazioni di un uomo contemporaneo, che ama l’eleganza confortevole. Su tutto, la nozione anche tattile della qualità, a tracciare un savoir faire & vivre tra ispirazioni vintage e design contemporaneo.
Così il nostro gentleman sceglie il total look del maestro del cachemire Brunello Cucinelli, che dal 1978, quindi da 40 anni, presenta il suo total look di lusso nella pregiata lana, in una gamma di combinazioni di colori e fantasie che parlano il linguaggio dell’eleganza e della leggerezza. È un dandy quando opta per il completo in flanella grigia di Gabriele Pasini rigato color rosa. La sahariana della stessa sartoria non più army, ma in casentino rosso fiamma o in flanella gessata. Il cappotto-pastrano a overcheck fantasy e il trench, in lana elasticizzata pied de poule che cade lungo la figura. Il completo in lana saxony con gessatura interrotta, i pantaloni più morbidi in alto per poi restringersi. Il cappotto jacquard a vestaglia che veste come un capo homewear (Pasini), privo di bottoni e stretto in vita da una cintura. Il nuovo gentleman è molto attento agli accessori quando guarda all’arte pittorica del colore che si coniuga ai materiali più pregiati e naturali sulle stole e sulle sciarpe del Lanificio Faliero Sarti, azienda storica specializzata, fin dalle sue origini, nella produzione di tessuti per l’alta moda ed il pret-a-porter. Anche la borsa di Felisi è ideata secondo i concetti della praticità e lavorata per durare nel tempo, fedele compagna di viaggio o di lavoro.
La camicia del gentleman arriva da Napoli, dall’azienda fondata nel 1925 da Carolina Finamore. Ma è negli anni ‘90 con la terza generazione che l’azienda arriva ad una svolta, con Simone, Paolo, Andrea ed Annamaria. Oggi alle camicie sono state affiancate le collezioni total look e Finamore 1925 Napoli è diventata una griffe globale. Anche Lardini punta alla giacca maglia sfoderata. Silhouette rilassate e look dal sapore nomade, accanto ad elementi sportswear dal gusto artigianale ma tecnico, descrivono il nuovo concetto di comfort di Manuel Ritz che rinnova i pantaloni prendendo spunto dalle tute. Si fa strada il nuovo organic trend: biofilia. Capi chiave sono le giacche destrutturate in lana dall’aspetto fuso, over check in lana, micro texture fuse, gessati bouclé, i blouson di lana o cotone dall’aspetto ruvido accanto a pantaloni morbidi in jersey, flanella di lana o lana bouclé.
Focus sulla texture limited edition Winter Garden, un all over di fiori dalle nuance fredde, scaldate da un tocco di rosso. La nuova collezione Paoloni attinge al passato per creare uno stile dal sapore vintage reinterpretato in chiave contemporanea: forme asciutte con revers pronunciati, a lancia, completi tre pezzi con gilet doppio e monopetto. Lane finissime pettinate e aspetti flanella convivono assieme creando microarmature e gessati con righe distanti, ma anche check e grandi quadri fusi, fustagno e velluto di lana stretch. Anche qui il capo iconico di stagione è la giacca maglia sia mono che doppio petto, sfoderata e morbida, quasi a voler trasferire connotati di calore e comodità in ogni occasione in cui viene indossata. Ma anche le giacche tradizionali diventano meno strutturate nei volumi e strizzano l’occhio ad un approccio più leisure.